L’uomo seme. Sonia Bergamasco e il racconto di guerra al femminile

Da domani, martedì 5 marzo, a domenica 10, al Teatro Vascello di Roma, Sonia Bergamasco dirige la lingua dura e appassionata di Violette Ailhaud, per una testimonianza diretta della tragedia bellica 

Uno spettacolo corale in forma di ballata è ciò che ci attende da domani sera, martedì 5 marzo, a domenica 10, al Teatro Vascello di Roma, con L’uomo seme, testo di Violette Ailhaud che Sonia Bergamasco concepisce e dirige all’interno del suo percorso scenico sull’esplorazione del femminile, e interpreta insieme al quartetto di cantanti attrici Faraualla e al musicista performer Rodolfo Rossi. 

Una commistione di racconto, canto e azione innescherà questo “inno spiazzante alla vita” che avrà al centro della scena un albero-casa intorno al quale si svelerà la storia di un villaggio dell’Alta Provenza privato degli uomini perché tutti caduti durante la Grande Guerra. Sono rimasti solo le donne e i bambini ad abitare gli spazi di una memoria che Violette Ailhaud narra in qualità di testimone diretta: «Quando una storia ci colpisce al cuore – afferma Sonia Bergamasco – sentiamo il bisogno di raccontarla di nuovo per ritrovare, in chi guarda e ascolta, conferma del nostro sguardo. Questo è quello che mi è successo quando ho letto L’uomo seme, testimonianza viva di un’esperienza unica e sconvolgente. Violette affiderà questo suo memoriale a un notaio con l’incarico di consegnarlo alla più giovane delle sue discendenti. Una lingua forte, scabra e ventosa ci conduce in cima alle montagne dove è ambientata la vicenda e dove vive questa comunità di sole donne che stringerà uno straordinario patto per la vita».

Scopriremo il ruolo primario della parola e del punto di vista femminile nel racconto della guerra che, per tradizione e percezione, detiene connotazioni maschili nella narrazione di vittorie e sconfitte, di eroiche uccisioni e conquiste, di perdite. «Sono altri i racconti femminili – continua la Bergamasco -, e parlano d’altro. La guerra raccontata al femminile ha i propri colori, odori, una sua interpretazione dei fatti ed estensione dei sentimenti. Dove non ci sono eroi e imprese strabilianti, ma persone reali impegnate nella più disumana delle occupazioni dell’uomo. E a soffrirne non sono solo le persone, ma anche i campi, e gli uccelli, e gli alberi. Perché ogni cosa convive con noi su questa terra».

L’UOMO SEME
Teatro Franco Parenti / Sonia Bergamasco

racconto di scena ideato e diretto da Sonia Bergamasco
dal L’uomo seme di Violette Ailhaud (traduzione di Monica Capuani)
drammaturgia musicale a cura di Rodolfo Rossi
e del quartetto vocale Faraualla

con Sonia Bergamasco, Rodolfo Rossi, Loredana Savino, Gabriella Schiavone, Maristella Schiavone, Teresa Vallarella
scene e costumi Barbara Petrecca
luci Cesare Accetta
cura del movimento Elisa Barucchieri  assistente alla regia Mariangela Berardi
costumi realizzati presso la sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
si ringrazia per la collaborazione Triennale Teatro dell’Arte, e il Comune di Lucera

TEATRO VASCELLO
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