Linee tra i bordi. Come può un confine costare la vita

Lo spettacolo di Arianna Cozzi, diretto da Felice Della Corte, porta in scena il tormento della guerra. Tra esistenze devastate e cicatrici perpetue, chi osserva è immerso nell’abisso della follia bellica

È buio al fronte. Tre soldati (Anania Amoroso, Alessio Antelmi, Kevin Di Sole) riposano in vista della prossima battaglia mentre fa ritorno un loro commilitone (Riccardo Musto).
Parlano dei compagni caduti e della guerra in corso: non ha importanza sapere quale, perché questi militari potrebbero essere impegnati ovunque.
Non sappiamo neanche in quale tempo si svolge la vicenda poiché le opinioni che si scambiano i protagonisti, le loro idee, convinzioni e inevitabili attriti, sono gli stessi che ogni combattente vive da sempre.

Linee tra i bordi
“Linee tra i bordi”. Regia Felice Della Corte. Foto Monica Ricci

In Linee tra i bordi, con drammaturgia di Arianna Cozzi e regia di Felice della Corte, visto al Teatro Marconi di Roma, emergono così, con disarmante e scioccante naturalezza, tutte le contraddizioni e le storture di quella dimensione inumana che si viene a creare durante un conflitto.
Gli uomini che combattono da entrambi i lati sono davvero uguali nella loro spaventosa condizione? O esiste una superiorità stabilita dalla morale, dalla ragione o dal paese di provenienza? E chi è stato ucciso, in fondo, se lo meritava?

A queste domande che affollano la mente, si aggiunge una costante paranoia di avere dei traditori tra i propri ranghi, come Hector, dal sorriso triste, o come Jacob, sempre disponibile a innumerevoli turni di guardia. Occasione, il turno di guardia, per incontrare una bimba che proviene “dall’altra parte” (Francesca Faccini): voce “nemica” con la quale, però, il soldato ha un rapporto molto più sincero rispetto a quello con i propri commilitoni.

Ed è proprio il candore di una bambina che mette sul tavolo l’assoluta insensatezza della guerra e di quello che la muove.
Minuto dopo minuto, Linee tra i bordi mette in luce l’impossibilità di definire davvero cosa sia un confine o perché una linea sia tanto importante da sacrificare vite. Si tinge di ridicolo stabilire chi è “padrone” di una terra su cui vivono pacificamente le persone da secoli. Intanto, ognuno si fa prendere dall’impulso di interpretare la storia a suo piacimento, per comodità.
In questa consapevolezza che cadono uomini e logiche. Ed è per questo che anche chi fa ritorno a casa, in fin dei conti, sa che qualcosa è irrimediabilmente morto sul campo di battaglia.

Linee tra i bordi
“Linee tra i bordi”. Regia Felice Della Corte. Foto Monica Ricci

Il testo di Arianna Cozzi, frutto dell’incontro e dello scambio di idee con il regista Felice Della Corte, è uno spettacolo che in un’ora riesce a far riflettere il pubblico, conducendolo in quell’abisso di follia che è il fronte bellico.
L’assoluta mancanza di umanità in cui sono calati i protagonisti è ben resa dall’impianto scenografico, con scuri parallelepipedi che immergono il palco in una perenne semioscurità, privandolo intenzionalmente di qualsiasi contesto.

Gli interpreti, dunque, si muovono in un ambiente lugubre, sorta di incubo in cui prendono forma dialoghi che provocano e turbano lo spettatore, costretto a porsi le stesse domande dei soldati, ad assimilare le stesse azioni votate alla violenza.
I turbamenti che Arianna Cozzi prova accostandosi al tema della guerra – argomento cui si avvicina in modo tutt’altro che superficiale -, si riflettono quindi nelle ansie, nelle paure e in qualche momento anche nei deliri dei personaggi, che sembrano essere tutti destinati a un triste epilogo.

Linee tra i bordi
“Linee tra i bordi”. Regia Felice Della Corte. Foto Monica Ricci

Neanche il calore del focolare domestico basta più a lenire le profonde ferite che si portano dal fronte. E non stiamo parlando necessariamente di quelle fisiche.
Sono cicatrici che rendono i sopravvissuti delle persone diverse, incapaci di essere riconosciute e comprese perfino da una moglie (Alice Corti).
La guerra tormenta per sempre chi l’ha fatta e ne devasta le esistenze.
E attenzione al colpo di scena nel finale. Perché se si pensa di aver già visto tutto il peggio è bene ricordarsi che all’orrore non c’è mai fine quando a parlare sono le armi.

LINEE TRA I BORDI

Drammaturgia: Arianna Cozzi
Regia: Felice Della Corte

con Anania Amoroso, Alessio Antelmi, Alice Corti, Kevin Di Sole, Francesca Faccini, Riccardo Musto

Aiuto regia e luci: Arianna Cozzi
Costumi: Lucia Mirabile
Compagnia Mania Teatro

Teatro Marconi
Viale Guglielmo Marconi 698/E
Info: 06 594 3554 – info@teatromarconi.it – teatromarconi.it