Che c’è per scena, al Teatro Marconi
Dalla tragedia sofoclea alla commedia contemporanea, dalle inchieste poliziesche alla farsa, ecco il programma della sala romana diretta da Felice Della Corte
Gli appassionati di teatro, e, in particolare, gli affezionati alla sala romana Marconi, sono invitati a leggere le prossime righe per scoprire quali spettacoli andranno in scena nello spazio diretto da Felice Della Corte (che prevede anche un cartellone per i bambini, con rappresentazioni ogni sabato pomeriggio).
Il primo titolo da segnalare è Regine di cartone (a novembre) di Marina Pizzi, per regia di Silvio Giordani, con allusioni al giaciglio spesso usato dei senzatetto che fa da metafora per storie di donne emarginate e senza fissa dimora. Donne che hanno perso il rapporto con la società, entrando in un limbo affettivo e sociale.
La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia, con regia e adattamento di Fabrizio Catalano chiama in causa la misteriosa scomparsa nel 1938 dello scienziato Ettore Majorana. Partito in nave da Palermo per Napoli, ma non è mai arrivato a destinazione. Da qui comincia una difficile indagine poliziesca: ha ragione lo stesso Sciascia nel sostenere che il fisico, intuendo per primo il modo di creare un’arma nucleare, si sia suicidato prima di precipitare nel baratro dell’era atomica?
Ci saranno poi, da dicembre, il drammatico La ciociara di Alberto Moravia, nell’adattamento di Annibale Ruccello e direzione di Aldo Reggiani; la commedia sentimentale di Felice Della Corte Le vie del desiderio; una storia farsesca di egoismi per Senza respiro di David Norisco, con regia di Francesco Branchetti; e diverse declinazioni di stati amorosi per Come fosse amore, di e con Marco Cavallaro.
Non mancherà il classico shakespeariano Romeo e Giulietta, nella regia di Nicasio Anzelmo, poi, in primavera, sarà la volta di un altro celebre titolo: L’avaro, tratto da dall’Aulularia di Plauto, con adattamento di Roberto Lerici e direzione di Carlo Emilio Lerici.
Infine, Antigone fuori scena, scritto e diretto da Tiziana Sensi, trae ispirazione dall’adattamento di Jean Anouilh del 1941, ovvero la riscrittura della tragedia classica di Sofocle in chiave contemporanea. E qui Antigone non è solo un’eroina del passato: parla di femminicidio, di lotta per la giustizia e per la dignità, sfidando un mondo spesso indifferente.
TEATRO MARCONI
Viale Guglielmo Marconi 698/E
Info e prenotazioni: 06 594 3554 – info@teatromarconi.it – teatromarconi.it