Wonder Woman. Antonio Latella e le distorsioni della verità

Al Piccolo Teatro di Milano, dal 5 al 10 maggio, il secondo capitolo sulla figura del “supereroe” targato Latella. Una moderna eroina che combatte contro la malagiustizia

Quattro interpreti femminili per quattro voci che risuonano in scena come in un unico corpo. Un drammatico fatto di cronaca come fonte d’ispirazione. L’analisi, la sensibilità e la lucidità creativa di Antonio Latella. Sono questi gli ingredienti di Wonder Woman, dal 5 al 10 maggio in scena allo Studio Melato di Milano.

Dopo Zorro, Latella prosegue il lavoro sulla figura del “supereroe” prendendo spunto da un caso di stupro di gruppo, la cui vittima, una ragazza peruviana, è stata giudicata dalla sentenza “troppo mascolina” – e dunque poco attraente – per aver scatenato la violenza sessuale. Così, gli imputati sono stati inizialmente assolti, fino al ribaltamento del verdetto da parte della Cassazione.
Una sentenza vergognosa, quella di primo grado, con relativi scalpore e indignazione diffusa, che ha lasciato un segno nella memoria pubblica.

Wonder Woman
“Wonder Woman”. regia: Antonio Latella. Foto: Andrea Macchia

Wonder Woman ripercorre i punti essenziali della vicenda per mettere a nudo un sistema iniquo, una verità deformata, indecente, e interrogare la coscienza collettiva. Per farlo, quattro attrici (Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti) incarnano questa moderna eroina come una figura simbolica e agguerrita, costretta a farsi strada tra le macerie di una giustizia distorta, armata “solo” della propria verità.

Il ritmo è serrato, incessante. Un flusso costante che va di pari passo con l’affanno dei pensieri, degli interrogatori e delle pesanti richieste di coerenza che scherniscono il trauma subito.
Quella di Latella è una guerriera dai superpoteri che combatte non solo contro i suoi aguzzini, ma anche contro un sistema che opprime, contro un contesto sociale che spesso strumentalizza la verità, e contro una comunità molto incline all’omertà e alla spettacolarizzazione del dolore.

WONDER WOMAN
di Antonio Latella e Federico Bellini
Regia: Antonio Latella 

con Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti

costumi Simona D’amico, musiche e suono Franco Visioli 
movimenti Francesco Manetti e Isacco Venturini 
produzione TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Stabilemobile

Piccolo Teatro Studio Melato
Via Rivoli, 6 – Milano
Info e contatti: 02.21126116 – piccoloteatro.org