Zorro. Antonio Latella e i supereroi di oggi

Dal 23 gennaio al 16 febbraio, al Piccolo Teatro Grassi di Milano, scritto con Federico Bellini, Latella rilegge Zorro e Wonder Woman tra le ferite contemporanee

I pericoli e le lesioni del XXI secolo intercettate e analizzate tramite il mito di “Z”. La povertà, l’emarginazione e l’abuso della nostra contemporaneità viste attraverso la maschera di Zorro e Wonder Woman. Questo è il dittico firmato da Antonio Latella e Federico Bellini e che sarà in scena, in prima nazionale, al Piccolo Grassi di Milano, dal 23 gennaio al 16 febbraio, per nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
«La maschera di Zorro – spiega Latella – è un’evoluzione borghese dei nostri zanni. “Zanni” e “Zorro” iniziano con la stessa lettera: è lei la vera eroina. Hanno cercato di convincerci che gli ultimi saranno i primi e forse ci abbiamo creduto. Credo che la lettera Z racchiuda in sé tutte le implicazioni che possono derivare da questa frase».

Zorro
“Zorro”. Antonio Latella in prova. Foto Masiar Pasquali

La regia di Latella prevede di accogliere le regole della danza per scombinare la regole convenzionali della messa in scena. Ci saranno allora sette quadriglie imputabili ai quattro interpreti Michele Andrei, Paolo Giovannucci, Stefano Laguni, Isacco Venturini. Loro, a turno, si misureranno con il ruolo del Poliziotto, del Povero, del Muto e del Cavallo. Ma, precisa Latella: «Ogni volta che scivolano sulla parola segno, devono ricominciare, cambiando identità e specchiandosi in quella degli altri. Dall’identità, il lavoro affonda sulla convenzione: quello che si fa sul palcoscenico resta tale, anche quando si tentino realismo o “verità”. Forse la sola possibilità d’esistere e sopravvivere è il dialogo che nasce dalla lingua, dall’alfabeto, o, come ci insegnano i supereroi, da una sola lettera. Allora, che sia la “Z”».

ZORRO
di Antonio Latella e Federico Bellini 
regia Antonio Latella

scene Annelisa Zaccheria 
costumi Simona D’Amico 
musiche e suono Franco Visioli 
luci Simone De Angelis 
movimenti coreografici Alessio Maria Romano
assistente alla regia Paolo Costantini 

con Michele Andrei, Paolo Giovannucci, Stefano Laguni, Isacco Venturini 

produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Piccolo Teatro Grassi
via Rovello 2 – 20121 Milano