Altri libertini. Licia Lanera e le miserie di una generazione
Dal 29 ottobre al 3 novembre, allo Studio Melato di Milano, un vis-à-vis con i giovani borderline di Pier Vittorio Tondelli
Pubblicata nel 1980 – e presto sequestrata per oscenità -, Altri libertini, opera prima del giornalista, drammaturgo e saggista Pier Vittorio Tondelli (prematuramente scomparso a soli 36 anni), è un “romanzo a episodi” che colpisce per direttissima il lettore grazie al linguaggio crudo, volgare (molto) e alle scene esplicite, con i quali l’autore ritrae la gioventù della degradata periferia bolognese degli anni Settanta.
“Viaggio”, “Altri libertini” e “Autobahn”, tre dei sei racconti che compongono il volume, dal 29 ottobre al 3 novembre, allo Studio Melato del Piccolo Teatro di Milano, si incontrano e si incrociano in una personale visione di Licia Lanera, anche in scena con Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Roberto Magnani.
L’approccio di Lanera a quest’opera e a questi personaggi si deve (oltre all’attrazione verso la loro lingua meticciata e regressiva e al loro subbuglio d’animo) al rapporto personale con la sua stessa vita, il suo presente e il suo passato: «Che cos’ero io? Che cosa mia madre? Quel suo sguardo ritrovato in alcune descrizioni pasoliniane, quanto può assomigliare al mio? Come guardo i giovani oggi? Quello spirito reazionario da giovane scapestrata degli anni Novanta mi fa puntare l’indice con giudizio e a volte disprezzo per le nuove generazioni e la loro ‘assenza di un corpo’. Come sono invecchiata? Sono invecchiata? Io e i miei compagni di viaggio ci siamo messi addosso l’etichetta di altri libertini, vitelloni nati nel secolo scorso, senza figli, animali notturni, poca grazia nel nostro stare al mondo, bestie solitarie, terrorizzati dalla solitudine, incapaci di essere genitori, condannati a essere eternamente figli. Figli dai capelli bianchi, figli coi drink in mano e la droga nel portafogli da usare rigorosamente in occasioni speciali».
Il destino del testo di Tondelli è quello di essere fagocitato dagli interpreti, per far parte dei loro corpi, delle loro voci e delle loro stesse biografie: «Io, con il mio corpo in scena, sono lì ‘in borghese’ a combattere questa personale guerra alla rappresentazione, sono lì a confondere, sono lì a ricordare continuamente allo spettatore che siamo in un teatro a rievocare i morti attraverso il corpo dei vivi. Siamo qui a memento della storia. Siamo qui a raccontare le miserie di una generazione che si perpetua sempre uguale da almeno quarant’anni».
ALTRI LIBERTINI
di Pier Vittorio Tondelli
adattamento e regia Licia Lanera
con Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Roberto Magnani
luci Martin Palma
sound design Francesco Curci
costumi Angela Tomasicchio
aiuto regia Nina Martorana
tecnici di compagnia Massimiliano Tane, Laura Bizzoca
produzione Compagnia Licia Lanera
in coproduzione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro
si ringrazia Compagnia La Luna nel Letto
Lo spettacolo presenta scene con linguaggio esplicito e ingiurie
Durata: 90 minuti senza intervallo
Piccolo Teatro Studio Melato
Via Rivoli, 6 Milano
dal 29 ottobre al 3 novembre 2024
Info e prenotazioni: 02.21126116 – www.piccoloteatro.org