Star Wars Episodio IX: l’ascesa di Skywalker. Fine di una storia molto, molto lontana
L’ultimo capitolo della nuova trilogia scritto e diretto da J.J. Abrams: tra Bene e Male, a colpi di spade laser e temi di attualità
Ci siamo. Jedi contro Sith, per quella che forse sarà la battaglia finale e decisiva. Uno scontro acceso tanto quanto il dibattito che accompagna, ormai, ogni capitolo dell’ultima trilogia di Star Wars e che non risparmierà di certo questo episodio.
Kylo Ren contro Rey. Il primo Ordine contro la Resistenza. Ma, soprattutto, i fan delle prime due trilogie da un lato, e il nuovo pubblico indicizzato dalla Disney dall’altro. E, concedeteci una piccola anticipazione, questo sarà uno scontro senza esclusione di colpi.
Partiamo proprio da quest’ultimo aspetto. Come dovrebbe essere valutato Star Wars Episodio IX: l’ascesa dello Skywalker (in sala da oggi, 18 dicembre)? Come il film che chiude non solo una trilogia, ma la leggendaria saga concepita da George Lucas durata più di quaranta anni, o come un film di intrattenimento in cui sono presenti riferimenti passati? Questa è la domanda da un milione di dollari a cui ognuno di noi darà la sua personale risposta.
Il film, scritto e diretto da J.J. Abrams, può essere diviso in due grandi parti, non tanto dal punto di vista della storia raccontata – che volontariamente tralasciamo per evitare qualsiasi spoiler -, bensì da quello della sua costruzione.
Durante la prima ora di proiezione, l’impressione che si ha è di vedere un film di Star Wars che parla dei suoi episodi precedenti. A volte vengono ricordati personaggi o imprese, molte altre, invece, vengono trattate questioni ancora aperte non fornendo, però, alcuna spiegazione o giustificazione o approfondimento. E questo è un aspetto, purtroppo, che caratterizzerà tutto il film.
Nella seconda parte, invece, l’Episodio IX comincia a staccarsi dal suo passato per camminare da solo verso l’epilogo della trilogia, con uno scontro finale che occupa la maggior parte dei minuti rimanenti, e con un’attenzione che si orienta più sulla restituzione scenica che sullo sviluppo narrativo.
A tal proposito parliamo del ruolo della Forza. Nelle prime trilogie era mistificata: una fonte di saggezza per i Jedi, un’arma e una fonte di potere per i Sith. Il suo utilizzo, in questa nuova creazione, non solo è più frequente, ma anche meno platonico. Significa che, rispetto al passato, ora vediamo i personaggi usarla per comunicare a distanza, per fermare astronavi in partenza o, addirittura, per essere parzialmente presenti in più luoghi simultaneamente.
Inoltre, tra battaglie spaziali e scontri a colpi di spada laser, il film si sofferma e sviluppa con molta cura un tema tanto fondamentale per la trama quanto attuale per la nostra realtà odierna: la famiglia. In un universo pieno di razze di ogni tipo, tornano a contare le origini e i legami di sangue. Ci sono diverse scene nelle quali gli abitanti del pianeta formulano la domanda – tipica dei paesini di provincia -: “Di chi sei figlio/a?”. In un periodo storico in cui si dibatte molto sul concetto di famiglia, Star Wars ci ricorda che casa non è dove nasci ma, dove scegli di restare.
Analizzando la pellicola, però, si può notare la presenza di buchi nella trama e di scene mute davanti a interrogativi importanti, come già accadeva nei capitoli precedenti della nuova trilogia. E se i nuovi followers della saga possono non farsi troppi problemi in merito, di certo i fautori di Guerre Stellari storceranno più volte il naso.
Come giudicare il film, allora? Sicuramente siamo di fronte al prodotto più riuscito della nuova trilogia. Qualcosa a cui solo Rogue One può avvicinarsi, se consideriamo anche gli spin off di questi anni. Tuttavia si potrebbe proporre un azzardo: avremmo preferito che si osasse di più. Che fossero concesse più risposte allo spettatore e che si fosse dato più peso e importanza all’incredibile patrimonio cinematografico rimasto a disposizione per quest’ultimo capitolo.
Star Wars: L’ascesa di Skywalker
Sceneggiatura: J. J. Abrams
Regia: J. J. Abrams
Con on la partecipazione di Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, Ian McDiarmid e Billy Dee Williams
Prodotto da: Lucasfilm, Bad Robot Productions
Distribuito da: Walt Disney Studios Motion Pictures
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