City of Crime. Se il male si combatte col male
Chadwick Boseman e Sienna Miller nella caccia all’uomo diretta da Brian Kirk, in una New York oscura e corrotta tra narcotraffico e ingiustizie del sistema
Una rapina finita male, una gigantesca caccia all’uomo e un poliziotto integerrimo e inarrestabile.
Sono elementi classici degli action-thriller, già visti molte volte sugli schermi cinematografici, eppure producono risultati spesso molto diversi. In City of Crime, in uscita il 9 gennaio, i due criminali di mezza tacca, Michael e Ray (interpretati da Stephan James e Taylor Kitch), decidono una sera di derubare uno spacciatore per poter avere un po’ di cocaina da rivendere. Si capisce da subito che chi gli ha indicato dove si trova la droga potrebbe averli fregati. Risultato: una sparatoria con otto agenti cadaveri sull’asfalto.
Dirige le indagini Andre Davis (la star di Black Panther Chadwick Boseman), figlio di un poliziotto massacrato da teppisti, nonché detective astuto, onesto ed estremamente attento ai dettagli, eppure poco gradito ai vertici dal momento che, in pochi anni, ha già ucciso un gran numero di criminali. Una determinazione che, unita a un’inesauribile sete di vendetta, attira l’attenzione del capitano McKenna (un efficace Keith David).
Per qualche motivo Andre verrà affiancato alla poliziotta della narcotici Frankie Burns (Sienna Miller), formando così una reclutante coppia di segugi che, col passare delle ore, sarà sempre meno affiatata. Ecco che per evitare la fuga dei criminali, viene ideato un piano che è il tema principale del film: chiudere tutti e ventuno i ponti che portano a Manhattan, bloccare i tunnel e ogni altro accesso per rendere così di fatto l’isola una colossale prigione da cui è impossibile evadere. È l’inizio di una lunghissima notte di inseguimenti, sparatorie e regolamenti di conti che, però, celano una verità molto più ampia e inquietante: qualcosa che fa breccia nella brillante mente investigativa di Andre. Sarà lui che dovrà arrivare per primo sui malviventi e, stavolta, con l’obiettivo di mantenerli vivi a tutti i costi.
Brian Kirk, già regista televisivo per Game of Thrones e Penny Dreadful dirige con grande abilità questa storia buia e impietosa, sfruttando ogni genere di ripresa e catapultandoci dentro le azioni più frenetiche, confezionando una vicenda coinvolgente e mai noiosa, soprattutto nella prima parte del film. Non a caso, sul set, erano spesso presenti i registi Joe e Anthony Russo, produttori della pellicola e autori di alcuni tra i più importanti film della Marvel, tra cui i due campioni d’incassi Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.
Molto interessanti le ambientazioni urbane scelte per rappresentare la parte più corrotta di New York, anche se per le riprese è stata scelta e “truccata” da Grande Mela la vicina Philadelphia. Oltre all’adrenalina troviamo personaggi ben strutturati, motivati e mai tendenti allo stereotipo, alla macchietta bidimensionale, un errore sempre in agguato in un genere come questo. Si tratta di un buon film che, dopo un’ottima premessa e un’entusiasmante prima parte, vede i suoi spunti migliori scemare leggermente nella seconda metà, quando la vicenda comincia a risentire di qualche cliché. Il finale, forse fin troppo pulito e risolutivo, ci ricorda come le produzioni americane pare abbiano sempre bisogno di sbarazzarsi delle sfumature per virare su temi più manichei. Peccato perché, nelle ultime sequenze, la vera mente criminale dietro l’intera faccenda – no, non spoileriamo -, ci presenta un interessante ragionamento sul ruolo odierno dei soldi del narcotraffico e su come questi possano essere per qualcuno dei necessari antidoti alle ingiustizie del sistema. Il male si combatte col male?
Un’ultima considerazione la lasciamo all’inusuale, incomprensibile scelta per il titolo italiano. L’originale, infatti, recita 21 Bridges, facendo appunto riferimento ai ventuno ponti chiusi per lasciare a Manhattan il ruolo di oscura e corrotta comprimaria della storia. Si è scelto di cambiare il nome per il mercato italiano in City of Crime, quindi inventandone uno che rimane comunque in lingua inglese. Una volta si traduceva sempre il titolo (anche con risultati discutibili), poi si è pensato di lasciare gli originali aggiungendo un sottotitolo in italiano. Ora si passa – e senza chiare motivazioni – dall’inglese a… l’inglese.
City of Crime
Sceneggiatura: JAdam Mervis, Matthew M. Carnahan
Regia: Brian Kirk
con Chadwick Boseman, Sienna Miller, J.K. Simmons, Stephan James, Taylor Kitsch
Produzione: AGBO, Huayi Brothers, MWM Studios
Distribuito da: Columbia Pictures e Lucky Red
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