Cuore di cane. Chi è la bestia?
Al Teatro BellARTE di Torino, fino al 13 gennaio, Licia Lanera adatta e interpreta il romanzo fantascientifico e satirico del russo Michail Bulgakov in un monologo grottesco di voci e visioni (dis)umane
Evento speciale della rassegna Fertili Terreni Teatro, per la stagione TPE, al Teatro BellARTE di Torino, Licia Lanera, fino a domenica 13 gennaio, è corpo e, soprattuto, voce metamorfica del romanzo sovietico Cuore di cane di Michail Bulgakov.
Guarda come nevica. 1. Cuore di Cane, coproduzione della Compagnia Licia Lanera e Teatro Piemonte Europa, inaugura la trilogia Guarda come nevica, impegno triennale su tre testualità russe sulla neve che coinvolgerà anche Il gabbiano di Anton Čechov e Le poesie di Vladimir Majakovskij.
Il testo del 1925 (pubblicato in Russia non prima del 1987) che Bulgakov, autore il più delle volte censurato e perseguitato, inserisce tra fantascienza e satira, è una parodia non troppo implicita sul neonato regime sovietico che, all’epoca della nuova politica economica imposta da Lenin, sperimentava la volontà di plasmare una società totalmente “rinnovata”.
Il freddo e la neve definiscono – complice il disegno di luci di Vincent Longuemare – l’esterno brusco di una Russia anni Venti poco incline alla solidarietà e all’empatia, osservata dal punto di vista di un cane randagio, affamato e ferito che si fa testimone parlante di un’umanità – classi e divisioni sociali comprese – brutale, ipocrita e perversa.
Il cane, ribattezzato Pallino, viene adottato dal ricco professor Filip Filipovič Preobraženskij, andrologo e ginecologo, alle prese con l’ambizioso obiettivo scientifico di ringiovanire il corpo umano (sostituendo e innestando ciò che è “vecchio” con parti animali). Da lui, Pallino viene addomesticato e curato. Curato perché diventi una cavia in salute per lo stravagante esperimento di “umanizzare” l’animale impiantando ipofisi e testicoli di un giovane morto ammazzato.
All’interno di questo appartamento/ambulatorio, di cui scorgiamo i tratti del pacato salotto borghese dall’arredo scenico, abitato anche dal sound designer Tommaso Qzerty Danisi, creatore di un tappeto sonoro in equilibrato dialogo con la parola recitata, Licia Lanera fa ben coincidere su di sé tutti i personaggi – maschili e femminili -, con i loro pensieri, le loro angosce, le loro voci. In abito bianco e con il volto parzialmente celato da una maschera che ne invecchia i lineamenti, l’interprete barese accumula sfumature e accenti di personalità grottesche e persino mostruose: dal professore ai suoi collaboratori, dai pazienti all’uomo con il “cuore di cane” – ovvero al cane annichilito e divenuto uomo da costringere a regole civili e sociali (a costo del libero arbitrio).
Cuore di Cane sfrutta la narrazione teatrale per guardare il senso dell’umano accostandolo per assurdo all’essere animale: sputare per terra, gironzolare nudi, dormire dove capita, rispondere alla propria indole animalesca senza preoccuparsi della presenza altrui, non è certo un civile comportamento. Ma sacrificare la vita per un tentativo perverso, piegare la scienza a scopi capricciosi, senza preoccuparsi del consenso e della sofferenza del diretto interessato, questo sì, può essere civilmente e ipocritamente accettabile.
E allora, mentre si osserva l’anziana presenza mascherata ricostruire l’”incubo” tragicomico di un cane trasformato in un opprimibile essere umano ex novo, una domanda si fa pressante: chi possiede (ancora) l’umanità? E chi è davvero la bestia?
Guarda come nevica. 1. Cuore di cane
di Michail Bulgakov
Adattamento e regia: Licia Lanera
Con Licia Lanera e Qzerty
Sound design: Tommaso Qzerty Danisi
Luci: Vincent Longuemare
Costumi: Sara Cantarone
Maschera: Sarah Vecchietti
Assistente alla regia: Annalisa Calice
Tecnici di palco: Cristian Allegrini e Martin Palma
Organizzazione: Antonella Dipierro
Produzione: Compagnia Licia Lanera / TPE – Teatro Piemonte Europa
Con il sostegno del Mibac e dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali – Regione Puglia.
Info, biglietti e abbonamenti: www.fondazionetpe.it
Teatro Tedacà BellARTE
Bellarte, via Bellardi 116 – Torino
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