Sotto le foglie. Di tragedie e dolcezze esistenziali

L’ultimo lavoro del regista francese François Ozon, dal 10 aprile al cinema, è un dramma familiare pieno di ombre calato in un paesaggio che delizia gli occhi

Il nuovo film di François Ozon, Sotto le foglie, dal 10 aprile nelle sale italiane, è un dramma atipico dove la componente paesaggistica gioca un ruolo essenziale.
Le vicende dell’anziana Michelle (Hélène Vincent) si svolgono infatti nella colorata e pittoresca regione francese della Borgogna, i cui paesaggi accostano il film a un vero e proprio quadro impressionista.

Sotto le foglie
“Sotto le foglie”. Regia: François Ozon

Uno sfondo che rende i fatti tragici a cui assistiamo stranianti, o perlomeno più razionali. Fatti che hanno come protagonista la prostituta in pensione Michelle, da anni ritirata nella tranquilla vita di routine fatta di giardinaggio, libri e passeggiate insieme alla sua migliore amica, nonché ex collega, Marie Claude (Josiane Balasko).
La monotonia delle giornate viene però interrotta dall’arrivo della figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e del nipotino Lucas, che porta un soffio di gioia nella sua vita. Tuttavia, un incidente in cui Valérie rischia la morte dopo aver ingerito funghi velenosi cucinati dalla madre, crea una frattura insanabile tra le due.

Per questo, Valérie decide di interrompere ogni rapporto, privando così Michelle anche della possibilità di rivedere Lucas. Da quel momento, l’esistenza dell’anziana donna si riempie di ombre.
Inoltre, il ritorno di Vincent (Pierre Lotin), figlio di Marie Claude, appena uscito di prigione, segna una svolta che cambierà drasticamente il suo destino.

Sotto le foglie
“Sotto le foglie”. Regia: François Ozon

La storia di Michelle e lo scorrere della stagione autunnale (che domina il film) si sovrappongono, creando una sorta di intreccio narrativo ed emotivo sempre più serrato. Non a caso, il film inizia in autunno e si chiude in autunno, quasi a colmare il ciclo vitale dell’anziana. E Ozon dona a questo dramma e questa atmosfera una dolcezza stridente che affascina e rende nel complesso Sotto le foglie una pellicola ancora più suggestiva e particolare.

La narrazione scorre con fluidità, grazie ai personaggi ben caratterizzati e ben interpretati. Una menzione speciale, a tal proposito, va fatta sia a Pierre Lotin che restituisce a Vincent un’intrigante ambiguità; sia a Hélène Vincent e Josiane Balasko, la cui sintonia è palpabile. Le due attrici, infatti, offrono una performance intensa, mostrando una presenza scenica incisiva che trasmette con forza il vissuto dei loro personaggi. Un vissuto fatto di rimorsi, sofferenze e vergogna per la loro vecchia professione.

Sotto le foglie
“Sotto le foglie”. Regia: François Ozon

E l’elemento che offre maggior colore a questo film è proprio l’ambivalenza di tutti i personaggi, il fatto che non siano facilmente “classificabili”.
Ozon è abile anche nel filmarli in modo da svincolarli da facili e preventivi giudizi, privilegiando spesso sequenze in cui si trovano in silenzio o in momenti di riflessione. E questa strategia si colloca bene in una sceneggiatura che non chiarisce, non sviscera del tutto molti passaggi. Il che può causare nello spettatore una sensazione di quadro finito a metà, ma in realtà, questa sottile indeterminatezza, rende il film maggiormente evocativo. Possiamo dire che si tratta di una volontà di non-definizione che conduce ancora più in profondità il racconto.

Vogliamo allora concludere queste righe definendo Sotto le foglie come un’opera capace di deliziare gli occhi con la sua fotografia suggestiva e, al tempo stesso, in grado di offrire un’insolita forma di conforto emotivo. Un film che, pur raccontando una storia tragica, lascia al pubblico una sensazione quasi catartica.

SOTTO LE FOGLIE
Un film di François Ozon

con Hélène Vincent, Josiane Balasko, Ludivine Sagnier, Pierre Lottin

Produzione: Foz, France 2 Cinema, Playtime
Distribuito da: Bim Distribuzione