Il sol dell’avvenire. Moretti ritrova Moretti

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Da oggi nelle sale, il nuovo film di Nanni Moretti: il confronto diretto del regista con il suo cinema, la sua identità e il suo futuro. E Silvio Orlando, Margherita Buy e Barbora Bobulova sono intensi e convincenti

Nanni Moretti torna al suo cinema con Il sol dell’avvenire, distribuito da 01 Distribution e prodotto da Domenico Procacci e Rai Cinema, in uscita nelle sale giovedì 20 aprile. La pellicola rappresenta una summa dei suoi film, dei suoi sogni e delle sue speranze per il futuro.
Si tratta di un’opera stratificata che evidenzia sia l’aspetto crudele che quello compassionevole del regista nei confronti del mondo, del cinema, del pubblico e di se stesso.

“Il sol dell’avvenire”. Regia Nanni Moretti

In questo film, Moretti si confronta con la sua identità, il suo passato e la sua evoluzione nel tempo, incorporando elementi del suo cinema che vengono citati e ricreati. L’opera si presenta come un’indagine personale, in cui il regista si interroga sul significato di produrre film caratteristici del suo stile “unico” ai giorni nostri, realizzando un’opera che può essere paragonata a 8 e 1/2 o a Stardust Memories.

La trama si sviluppa attorno alla figura di Giovanni, interpretato dallo stesso Moretti, un regista che sta girando un film ambientato nel 1956, con protagonisti Ennio (Silvio Orlando), un militante del PCI, e Vera (Barbora Bobulova), con il circo ungherese Budavari come sfondo nel quartiere romano del Quarticciolo, durante l’invasione dell’Ungheria da parte dei sovietici.

“Il sol dell’avvenire”. Regia Nanni Moretti

Questo contesto storico-politico funge da sfondo per un viaggio interiore di Giovanni, che deve affrontare le difficoltà della produzione cinematografica, il fallimento del produttore francese Pierre (Matthieu Almaric), la fine del suo matrimonio e il rapporto con la figlia che si sta per sposare con un uomo molto più anziano di lei. Il confronto con la moglie (Margherita Buy) – un personaggio che cerca di allontanarsi da lui e dal suo cinema (è una produttrice esecutiva che lavora su un set in cui, per la prima volta dopo quarant’anni, non lavora il marito) – è per Giovanni l’occasione di indagare dentro se stesso, dentro i propri errori e le proprie scelte.   

Il film rappresenta anche una critica, magistrale e profonda, al cinema che utilizza la violenza come intrattenimento, e alle piattaforme streaming come Netflix, messa apertamente sul banco degli imputati, quale esempio di produzione in cui si cerca di cogliere l’attenzione dello spettatore con studiati stratagemmi piuttosto che raccontando storie.

“Il sol dell’avvenire”. Regia Nanni Moretti

Tutto il cast offre interpretazioni intense e convincenti. Perfetti Silvio Orlando, che questa volta sembra lavorare volutamente di sottrazione, e Barbora Bobulova, sempre focalizzata nei propri ruoli. Ottima Margherita Buy, che alla sua interpretazione sembra aggiungere una reale e personale necessità di distacco da Moretti e dal ruolo che, più volte (forse troppe), il regista ha ritagliato per lei. La partecipazione di Matthieu Almaric aggiunge momenti di comicità e ironia, così come perfetti sono i camei di alcuni personaggi che in maniera del tutto funzionale alla storia hanno portato il proprio peso al suo messaggio.

“Il sol dell’avvenire”. Regia Nanni Moretti

La musica nel film assume un ruolo fondamentale, sottolineando l’intreccio tra arte e vita. Moretti rende omaggio ai grandi artisti italiani che lo hanno accompagnato negli ultimi quarant’anni, da De André a Battiato, fino a Fabrizio Moro. L’armonia tra immagini e suoni enfatizza l’importanza della musica nel raccontare emozioni e dare ritmo alle vicende narrate.

Nel film si ride – alcune sequenze comiche hanno indubbiamente del cult – e sebbene il film presenti alcuni difetti, come la sovrabbondanza di elementi narrativi e alcune scelte stilistiche che a tratti possono risultare eccessive, rappresenta un’opera riuscita, intelligente e coraggiosa. 

“Il sol dell’avvenire”. Regia Nanni Moretti

Il sol dell’avvenire è un’opera con cui Moretti celebra e si riconcilia con la sua filmografia, con il suo ruolo di regista e autore, e con il rapporto con gli attori che lo hanno accompagnato lungo la sua carriera. Tramite il cinema, il suo cinema, il regista ritrova se stesso a tutti i livelli e condivide questo processo di rinnovamento con il suo pubblico, pronto a lanciarsi in avanti con l’ambizione di andare un giorno persino oltre se stesso.
Ed è proprio questo il sole dell’avvenire di cui parla il film: quello che permette di vedere i passi fatti per guardare con coraggio quelli ancora da fare.

IL SOL DELL’AVVENIRE

Un film di Nanni Moretti

con Nanni Moretti, Barbora Bobulova, Zsolt Anger, Margherita Buy, Mathieu Amalric, Teco Celio, Silvio Orlando, Jerzy Stuhr, Valentina Romani

Produzione: Sacher Film – Fandango, Rai Cinema, Le Pacte
Distribuito da: 01 Distribution