A Quiet Place 2. Di ansia perpetua
In uscita il 24 giugno, il secondo capitolo dell’horror diretto da John Krasinski. Tensione alle stelle, con un pizzico di originalità in meno
Si può dire senz’altro che A Quiet Place sia uno degli horror più originali degli ultimi vent’anni. Gli elogi della critica e del pubblico riservati al titolo diretto da John Krasinski lo hanno già decretato come un classico del genere. Il finale del film uscito nel 2018 è stato creato appositamente per dare vita a un seguito, ma ciò che interessa di più è capire se A Quiet Place 2 (in sala dal prossimo 24 giugno) sia o meno all’altezza della precedente pellicola.
Il primo film, per quanto risultato eccellente nella creazione di un perenne stato d’ansia e suspense, ha fatto mancare – per volontà degli autori – elementi esplicativi sull’origine degli alieni dall’udito sopraffino che hanno decimato la razza umana e animale della Terra. Nel sequel si dice qualcosa in più su tali extraterrestri, ma non molto; una decisione che vuole lasciare questo compito al futuro spin-off, o che, semplicemente, vuole replicare la formula del primo film: dedicarsi più alla produzione di situazioni e scene ad alto tasso di apprensione che alla delucidazione dei fatti. Perciò, chi si aspetta di ritrovarsi nel continuo stato di inquietudine e paura del primo film, non sarà certamente deluso: il secondo capitolo riesce di nuovo a inchiodare dalla paura lo spettatore alla poltrona.
Mantenere viva la tensione è l’elemento che ancora contraddistingue l’opera di John Krasinski. E, nonostante i cambiamenti nel sequel non siano netti, si sta col fiato sospeso dal primo all’ultimo minuto, grazie agli stessi elementi che hanno valorizzato il film d’esordio: i lenti crescendo di silenzi che esplodono al minimo rumore in una spirale di puro orrore, togliendo il respiro nella quasi totalità delle sequenze del film.
L’unica cosa su cui forse si può puntare il dito è un pizzico di coraggio in meno in termini di idee. A Quiet Place 2, per quanto buono, tende ad avvicinarsi a un horror classico, dato che ripercorre schemi molto vicini a 28 giorni dopo, e non solo perché tra i nuovi volti figura Cillian Murphy, il cui ruolo, tra l’altro, pur restando funzionale, non aggiunge granché alla già valida storia. Infatti, la narrazione, stavolta, appare un po’ più articolata: a cominciare dalla maggiore attenzione dedicata ai figli dei protagonisti (questi ultimi interpretati dallo stesso Krasinski e da Emily Blunt). Così, se al personaggio della Blunt viene concesso meno spazio e nessun particolare sviluppo, quelli affidati ai talentuosi Millicent Simmonds e Noah Jupe vengono notevolmente approfonditi. Scelta da rintracciare in una sceneggiatura molto buona che struttura la storia attraverso la successione dei diversi punti di vista dei personaggi che ne ramificano e arricchiscono con successo la costruzione. Discorso diverso, invece, va fatto sulla maturazione della trama, che non riesce a dare grande spessore alla pellicola, arrivando addirittura a inficiarne un po’ la completa buona riuscita.
In conclusione, se si vuole una risposta alla domanda “A Quiet Place 2 è un sequel valido?”, la risposta è sì: utilizzare uno schema un po’ meno originale non ha precluso un buon risultato, visto che il film riesce splendidamente a terrorizzare e impressionare con successo. E, benché sia un po’ più parlato del primo – dove la quasi assenza dei dialoghi aveva dato quel tocco in più di “novità” –, il secondo film è più ricco e meglio costruito. Peccato per qualche idea non tanto ben pensata, della quale se ne sarebbe potuto fare a meno, ma indubbiamente A Quiet Place 2 non deluderà chi ha già apprezzato questo titolo.
A QUIET PLACE 2
Sceneggiatura: John Krasinski
Regia: John Krasinski
con Emily Blunt, Millicent Simmonds, Noah Jupe, John Krasinski, Cillian Murphy, Dijmon Hounsou, Wayne Duvall, Blake DeLong, Okieriete Onaodowan
Produzione: Platinum Dunes
Distribuito da: Eagle Pictures
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