Futura. Decadentismo di vite e periferie

La pellicola noir di Lamberto Sanfelice in uscita il 17 giugno, tra la desolazione dei personaggi dell’hinterland milanese e una faticosa narrazione

Lamberto Sanfelice torna alla regia dopo il lungometraggio d’esordio del 2015 Cloro, scrivendo con Fabio Natale una storia dai toni noir, fatta di disperazione e di ambizioni frustrate cui sopravvivere. In uscita nelle sale il 17 giugno, è una pellicola cupa, che riesce a trasmettere una sensazione di esistenze spese nello squallore e nel malessere di vivere fin dalle prime inquadrature.

La storia è quella del musicista fallito Louis (Niels Schneider) che per sbarcare il lunario guida per Milano i taxi di una cooperativa: un lavoro precario che gli è stato trovato da sua moglie Valentina (Matilde Gioli). Inoltre, cerca senza successo un rapporto con sua figlia Anita (Aurora Onofri), ma per uno che vive perlopiù di notte, non è facile. Le ristrettezze economiche lo conducono a intraprendere la via dello spaccio di droga: attività alla quale si dedica con l’aiuto di una sua amica trans, la cantante cilena Lucya (la brava Daniela Vega). 
Louis percorre in lungo e in largo le alienanti strade del capoluogo lombardo, fra le sue file di palazzi moderni e anonimi, in uno scenario urbano punteggiato dai locali notturni in cui si esibisce Lucya. Proprio in uno di questi incontra per caso Nico (interpretato dal famoso jazzista Stefano Di Battista, anche autore della colonna sonora del film), un vecchio collega e amico del padre. 

“Futura”. Regia Lamberto Sanfelice

Inaspettatamente si riaccende in lui la passione per la tromba e per la musica, ereditata proprio dal genitore che, però, proprio per la musica ha abbandonato la famiglia quando Louis era ancora piccolo, provocando una ferita emotiva ancora aperta. E più la magia del jazz si impadronisce di nuovo della sua vita, più i problemi aumentano. I boss della droga, infatti, non mollano facilmente la presa sulla buona copertura del taxi che Louis può offrire; e i soldi illeciti servono disperatamente anche a Lucya, che ha bisogno di trovare il denaro per tornare in Cile. Nico ha deciso che Louis ha talento, che merita una nuova possibilità, e può quindi essere parte della band per un importante concerto agli Arcimboldi. Ma via via che le prove vanno avanti, e che la salvezza sembra a portata di mano, ecco che il mondo di Louis sembra scivolare nel caos. Ma allora: si può veramente inseguire e acciuffare un sogno, anche quando sembra troppo tardi?

“Futura”. Regia Lamberto Sanfelice

Lamberto Sanfelice si serve di un cast che ha ottimi elementi come il francese Niels Schneider, che in conferenza stampa ha raccontato della dedizione con cui ha voluto imparare a suonare realmente la tromba e dell’impegno profuso per recitare in italiano. E Daniela Vega, attrice transessuale di grande presenza scenica che si è già fatta valere in Una donna fantastica (2017), di Sebastian Lelio (poi vincitore di un Oscar quale miglior film straniero) e tratteggia un personaggio inquietante, apparentemente affabile ma guidato da secondi fini abilmente celati. A parte loro il resto del cast non sempre funziona a dovere, soprattutto nelle rese spassionate e monocorde dei personaggi di contorno, quando non addirittura legnose nel caso delle figure dei criminali, quasi macchiettistiche (la figura della zia, boss del narcotraffico, sembra volersi ispirare a quella Nunzia già vista in Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti, ma qui è poco convincente). 
Unico giustificato: Stefano Di Battista, talentuoso musicista ma che – come modestamente ha ricordato ai giornalisti – sa che la recitazione non è il suo mestiere. Vista l’ottima colonna sonora confezionata e raccontata come qualcosa che si è quasi “scritta da sola”, grazie all’empatia che si è sviluppata fra tutti in fase di produzione, gli si perdona comunque ogni ingenuità sul set. 

“Futura”. Regia Lamberto Sanfelice

Una nota di sicuro interesse per gli appassionati è la rappresentazione del padre del protagonista, per la cui figura si sono utilizzati i vecchi video di Massimo Urbani, genio dimenticato del jazz anni Ottanta, una chicca che la dice lunga sulla passione musicale che fa da sottotraccia all’intera opera. 
A lasciare maggiormente perplessi è però la straordinaria fatica con la quale procede la vicenda, tutto sommato lineare nel suo svolgimento, annacquata da tantissimi intermezzi che hanno più del videoclip. Basti pensare che la prima, vera svolta che definisce la narrazione la vediamo solo dopo quaranta minuti dall’inizio. 

“Futura”. Regia Lamberto Sanfelice

Sanfelice è un regista molto bravo nell’uso dell’obiettivo, ha un gran gusto per le inquadrature e per i movimenti della macchina da presa, oltre a indovinare alcune interessanti soluzioni visive ma sembra saperlo fin troppo bene e finisce per indulgere in lunghe sequenze che paiono diventare esercizi di stile. Ci perdiamo nella rappresentazione decadente dei locali milanesi innaffiati di cocaina, annegati nella musica tecno, oppure nei vagabondaggi in bicicletta della figlia Anita, protagonista tra l’altro di uno dei momenti più inverosimili di tutto il film, pensato per cercare quello shock esistenziale di cui Louis, eterno adolescente, sembra avere tanto bisogno. Senza contare qualche scivolone nella sceneggiatura, con battute recitate senza convinzione perfino dagli attori (“dai ragazzi, vi faccio fare il vero cash”) o quando, per esempio, i jazzisti di Nico, pur essendo un gruppo di buon livello, invece di esercitarsi in una sala di registrazione come si deve, scelgono – non si sa bene perché – un orrendo capannone fatiscente, neanche fossero i ragazzetti alle prime armi di un centro sociale. 
Questo Futura è in fin dei conti un titolo molto ben girato, come detto, con gli attori principali che si fanno apprezzare, ma la storia sa di già visto, inciampa spesso, si trascina eccessivamente in alcuni passaggi e, a parte alcuni virtuosismi visivi frutto del talento di Sanfelice, ci lascia davvero solo l’ottima musica attorno alla quale è costruita.  

FUTURA

Sceneggiatura: Fabio Natale e Lamberto Sanfelice
Regia: Lamberto Sanfelice

con Niels Schneider, Daniela Vega, Matilde Gioli, Stefano Di Battista, Aurora Onofri

Produzione: Mandarin Productions, Scope Pictures

Distribuzione: Academy Two

Recommended articles