1917. La Grande Guerra di Sam Mendes
Tra battaglie e sentimenti, la storia impossibile firmata dal regista e sceneggiatore britannico che si guadagna dieci candidature agli Oscar
In tutto il mondo ha riscosso applausi e complimenti, arrivando a essere definito dagli americani “il miglior film di guerra dopo lo storico Salvate il soldato Ryan”,e guadagnandosi ben dieci candidature agli Oscar. Stiamo parlando di 1917 , la nuova pellicola firmata da Sam Mendes che il 23 gennaio arriverà anche in Italia, suscitando già grandi aspettative.
1917 narra l’impossibile incarico affidato ai caporali Schofield e Blake: attraversare la Terra di Nessuno per consegnare un messaggio che salverà la vita a 1600 soldati destinati a cadere in una trappola tedesca. La storia non solo è realmente accaduta, ma è stata vissuta in prima persona da Alfred H. Mendes, nonno del regista, a cui il film è dedicato insieme a tutti i militari passati e presenti.
Mai come in questo caso la trama del film non risulta di vitale importanza, poiché quello che Sam Mendes vuole portare sullo schermo non è la storia di una missione, ma l’esperienza della guerra. Come già sperimentato da Christopher Nolan in Dunkirk, 1917 è un film implicito, dove la macchina da presa segue i personaggi nelle loro azioni senza giudicarne i comportamenti e senza soffermarsi eccessivamente per concentrare l’attenzione dello spettatore su una scena o un messaggio.
I momenti in cui i due caporali inglesi incrociano sul loro cammino le truppe nemiche trovano precisa connessione con parole de La guerra di Piero di Fabrizio De André: ragazzi strappati alle loro famiglie e catapultati in un mondo in cui non vince chi spara meglio, ma chi riesce a farlo per primo. Così, durante tutte le battaglie, si assiste al continuo contrasto tra il fare quello che dice la testa e quello che, invece, dice il colore della divisa indossata.
Ma vista la semplicità della sinossi, cosa rende dunque la sceneggiatura scritta da Sam Mendes e Krysty Wilson-Cairns degna della candidatura all’Oscar? La risposta va cercata all’interno delle varie premesse che accolgono questo film: l’essere girato in un unico piano sequenza. In 1917, infatti, non è presente alcuno stacco per tutta la durata della proiezione, ma ciò non vuol dire che sia un’unica grande scena. Mendes si è servito di qualche escamotage (come muri, porte, oggetti in primo piano) per nascondere gli attori dalla scenografia e permettere al montaggio di unire le riprese senza soluzione di continuità. Il risultato è sicuramente un lavoro eccellente, ma che, in qualche rara occasione, costringe la camera a inquadrature innaturali.
La grandezza della sceneggiatura, quindi, è quella di adattarsi alla distanza che i due attori coprono e ai loro tempi. Proprio per questo i due protagonisti George Mackay e Dean Charles Chapman hanno dovuto provare a lungo le proprie battute in un teatro di posa, con tracciato in terra il percorso che avrebbero dovuto compiere, tra scatole quali rappresentanti di vegetazione e macerie lasciate dai combattimenti.
Comunque i due interpreti non sono stati i soli a doversi preparare a fondo per questo film. Gli effetti speciali di 1917 non coinvolgono la moltitudine di soldati che compaiono. Sam Mendes ha personalmente selezionato più di cinquecento attori di sostegno che insieme al resto del cast sono stati sottoposti per diversi giorni ad addestramenti militari svolti con l’aiuto di consulti tecnici dell’esercito britannico. Lo scopo principale era quello di prepararli alla vita di trincea, insegnargli come indossare correttamente l’uniforme e l’attrezzatura e come saper maneggiare un’arma in sicurezza. In questo modo ogni comparsa, anche se per pochi secondi, risulta assolutamente credibile nel suo ruolo e, soprattutto, nei suoi movimenti.
1917 è dunque la testimonianza dell’evoluzione di un genere che era ormai diventato saturo e prevedibile. Le esplosioni e le grandi battaglie hanno lasciato il posto ai sentimenti, così come il coinvolgimento ha preso il posto dello stupore. Senza dubbio, Sam Mendes e il suo cast saranno tra i protagonisti della notte degli Oscar del prossimo 9 febbraio.
1917
sceneggiatura Sam Mendes, Krysty Wilson-Cairns
regia Sam Mendes
con George Mackay, Dean Charles Chapman, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Claire Duburcq, Colin Firth, Benedict Cumberbatch
produzione DreamWorks Pictures
distribuito da 01 Distribution
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