Romics XXXI, il bilancio: un fiume di visitatori

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L’ultima edizione del Festival Internazionale del Fumetto di Roma? Un flusso costante di pubblico, innumerevoli eventi e un compleanno speciale per Superman

E siamo alla XXXI edizione, numeri importanti per il Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cosplay, Cinema e Games di Roma la cui locandina, questa volta, è dedicata agli ottantacinque anni di Superman.
Si è trattato ancora di un evento che ha visto un notevole afflusso di pubblico: un fiume di visitatori che, dal 5 all’8 ottobre scorsi, ha affollato i padiglioni e assistito ai tanti eventi e premiazioni in programma.

Parlare del Romics XXXI significa anzitutto parlare del Romics d’Oro, il prestigioso premio che dal 2001 viene assegnato all’eccellenza del fumetto dell’arte grafica mondiale. A riceverlo questa volta sono stati Richard Anderson, Roberto Diso e Declan Shalvey: a ognuno di loro di loro è stata dedicata una mostra. 

“Romics XXXI”. Foto Romics Official

Anderson è un pittore, illustratore e concept artist statunitense che, ormai da vent’anni, contribuisce alla vera e propria costruzione di numerosi mondi fantastici. Ha lavorato per la Marvel, mettendo la sua firma sulle scenografie de I Guardiani della Galassia e partecipando alla realizzazione del film Captain Marvel e della serie Moon Knight; ma la lista è davvero lunga.
Tra le sue decine di progetti non mancano anche le incursioni nel mondo dei videogiochi, come per esempio il famoso Gotham Knights. Al momento, il suo talento visionario è sugli schermi cinematografici grazie alla pellicola The Creator del regista e sceneggiatore Gareth Edwards.

Roberto Diso, romano classe 1932, dopo una serie di esperienze anche all’estero (come il fumetto francese Lancelot), negli anni Settanta approda alla Bonelli rimodellando e rilanciando il personaggio di “Mister No”. In seguito ha continuato a scrivere e disegnare, collaborando anche con la rivista cult “L’Eternauta” ma senza mai abbandonare del tutto la Bonelli per la quale, anche in tempi più recenti, ha realizzato storie con protagonisti Nathan Never e Dragonero.

“Romics XXXI”. Foto Romics Official

Declan Shalvey è invece l’apprezzatissimo disegnatore di casa Marvel, alle matite di Deadpool e Moon Knight. Ha ideato la graphic novel Savage Town e le serie Time Before Time e Old Dog per la Image Comics (quest’ultima pubblicata in Italia da Saldapress).
A dieci anni dalla sua ultima visita, quando venne premiata proprio con il Romics d’Oro, è tornata in fiera la deliziosa Akemi Takada, l’autrice giapponese di Creamy che festeggia così i quarant’anni della prima messa in onda del personaggio: era infatti il 1983.

Takada è un’artista il cui tratto è un marchio, immediatamente riconoscibile soprattutto a chi ha goduto delle sue creazioni durante gli anni Ottanta: dalle sue matite sono usciti anche Lamù la ragazza dello spazio, È quasi magia Johnny e Patlabor.
Romics XXXI celebra la ricorrenza con una mostra dedicata a Creamy e un incontro con questa straordinaria autrice che ancora è in piena attività quale free-lance. 

“Romics XXXI”. Foto Romics Official

Naturalmente gli incontri non si sono limitati a questi importanti autori: durante la maratona di quattro giorni si sono alternati agli stand molti nomi, troppi per poterli citare tutti (a riprova dell’attrattiva offerta dalla kermesse capitolina): in ordine sparso ci limitiamo a richiamare Katja Centomo, la vulcanica inventrice della serie Monster Allergy edita da Tunuè (e protagonista di decine di progetti che spaziano dal teatro alla narrativa) e oggi, insieme al criminologo Massimo Picozzi, mente del progetto 7 Crimini, ancora per Tunuè.

Marco Gervasio, sceneggiatore e autore di Topolino che ha accolto i suoi fan allo stand Panini (un ritorno apprezzatissimo quello della casa editrice di Modena); Paolo Barbieri artista e illustratore di straordinaria abilità che da tempo pubblica splendidi libri illustrati a tema fantasy come Night Fairies; Gabriele dell’Otto, artista e pittore dal tratto inconfondibile, apprezzatissimo dalla Marvel e autore della locandina per questa edizione del Romics. L’attore Claudio Bisio impegnato a presentare il film L’ultima volta che siamo stati bambini, suo debutto registico tratto da un racconto di Fabio Bartolomei; Sio, fumettista e vignettista, popolarissimo fra i più giovani e quasi una presenza fissa al Romics; Simone Bianchi, autore per DC Comics e Marvel che ci ha parlato del rapporto stretto esistente tra il fumetto e mondo dell’arte – un intervento introdotto da un videomessaggio del grande Vincenzo Mollica -; e fermandoci qui facciamo torto ad altre dozzine di nomi.

Seguitissimo, sabato al padiglione 8, il concerto dell’inossidabile Cristina D’Avena con una scaletta a riproporre i successi che hanno costellato la sua quarantennale carriera, un traguardo che le invidia qualsiasi artista musicale.
Parlando proprio di musica, è giunto alla sua seconda edizione il premio Musicomics, la cui cerimonia si è svolta in modo decisamente più spigliata rispetto alle “ingessature” della scorsa edizione. Dedicato allo sconfinato mondo delle colonne sonore per animazione, cinema, televisione e videogiochi, l’evento si avvale del patrocinio delle due principali sigle per la gestione dei diritti degli autori e degli artisti: Nuovo IMAIE e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Una giuria di qualità, presenziata dal maestro Vince Tempera, ha assegnato così il premio per la miglior colonna sonora per un lungometraggio o serie tv d’animazione, assegnato a Dampyr, la miglior colonna sonora per un videogioco, andato a The Rude Awakening, la miglior canzone, vinto da Scintille di vita dalla colonna sonora del film Monster High, il miglior doppiaggio musicale, andato a Schmigadoon stagione 2, e il miglior interprete cinetelevisivo quale cantante solista assegnato tra meritatissimi applausi alla sempre favolosa Simona Patitucci per La canzone di Ursula, inserita nel film live-action La Sirenetta

“Romics XXXI”. Foto Romics Official

La SIAE ha assegnato il premio per la migliore colonna sonora per un film/serie di animazione italiana a Billie’s Magic World, mentre il Nuovo IMAIE ha consegnato il premio per la migliore interpretazione musicale per una sigla televisiva a Matteo Paolillo per O Mar For e quello per la migliore performance al doppiaggio per film o serie Musicale a Fabrizio Vidale per Peaches, tratta dal film Super Mario Bros

Premiato anche Daniel Permberton, con il Premio Speciale alle Produzioni Straniere. Il momento più emozionante però, quello che il pubblico attendeva trepidante, è stato quello dell’assegnazione del Premio della Critica “Andrea Lo Vecchio” e del Premio alla Carriera “Luigi Albertelli”: dedicati alla memoria di due fra i più grandi autori musicali del cinema e della tv del passato (un’autentica epoca d’oro). Sono premi che hanno permesso di ripercorrere alcuni momenti storici fondamentali, anche grazie a una serie di video che hanno saputo mettere insieme un collage di successi straordinari e commuovere i presenti. 

Standing ovation e applausi scroscianti sono così andati a Douglas Meakin e Riccardo Zara, omaggiati del premio Albertelli. “Doogie” Meakin, visibilmente commosso durante la premiazione, è un musicista e cantante di Liverpool, è stato il leader dei “Rocking Horse” e dei “Superobots” e si deve a loro il travolgente successo di sigle quali Candy Candy, Sampei, Il Grande Mazinga (solo per citarne alcune) e ha collaborato con compositori come Detto Maiano, Franco Micalizzi e Ennio Morricone per celebri pellicole cinematografiche.

“Romics XXXI”. Foto Romics Official

Riccardo Zara è cantante, musicista e compositore ed è famoso per essere stato il leader del gruppo “I Cavalieri del Re”, altro punto di riferimento per sigle televisive di cartoni animati tra cui spiccano L’Uomo Tigre, Lady Oscar e Yattaman (cantata a memoria dal pubblico): nella sua lunga carriera ha collaborato con Bruno Lauzi e il gruppo dei Dik Dik.
Il premio “Andrea Lo Vecchio” è andato ad un altro magnifico autore, Luigi Lopez, la firma dietro alcuni testi bellissimi, dai toni delicati e fiabeschi, quali Pinocchio perché no, La fantastica Mimì e Cibernella

Questi successi gli valgono l’opportunità di scrivere G.O.A.L., inno degli Europei di Calcio del 1980, che poi diventa anche sigla dell’epopea calcistica dei “Superboys”, trasposizione animata del manga “Gli undici rosso sangue” di Ikki Kajiwara (autore di altri due capolavori L’Uomo Tigre e Rocky Joe). Che pomeriggio!

Prima di andare via, tra le tante mostre disponibili lungo i padiglioni (molto interessante quella sul vampiro italiano “Pietro Battaglia”, personaggio creato da Roberto Recchioni e Massimiliano Leonardo), è valsa certamente la pena ammirare le splendide tavole dedicate all’ottantacinquesimo compleanno di Superman: l’Uomo d’Acciaio immaginato nel 1938 da Jerry Siegel, e disegnato per anni da Joe Shuster, ha alle spalle una storia editoriale lunga, prolifica, in cui di volta in volta ha cercato di aggiornarsi man mano che le generazioni di lettori cambiavano. 

“Romics XXXI”. Foto Romics Official

Nella mostra, Superman prende vita anche grazie ai tanti film e serie tv di cui è stato protagonista: pur numerosi gli attori che hanno prestato il loro volto all’Uomo del Domani, è ancora particolarmente emozionante vedere sequenze in cui compare Christopher Reeve.

Per il Romics è tempo di tirare di nuovo le somme, dunque, costantemente premiato da un numero elevatissimo di visitatori. C’è da dire che le fiere del fumetto, quantomeno quelle più grandi, sono ormai degli enormi contenitori in cui diversi influssi culturali e diversi media danno vita a un qualcosa di notevolmente diverso rispetto ad alcuni decenni fa, quando cominciarono a prendere forma. 

Il fumetto rappresenta ancora un fulcro imprescindibile ma il mondo è cambiato, l’immaginario collettivo è cambiato e la cultura pop è un magma in cui a volte è difficile distinguere gli innumerevoli rivoli da cui prende le sue forme. 
Il Romics cerca di evolversi per stare al passo e per cercare di interpretare questi cambiamenti, un processo difficile che trova anche molti detrattori ma al quale, in realtà, è impossibile venir meno. Ne riparleremo per la XXXII edizione, in programma dal 4 al 7 aprile del 2024

ROMICS XXXI
Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cosplay, Cinema e Games
dal 5 all’8 ottobre 2023

Fiera di Roma, via Portuense 1645-1647 – Roma
info e contatti: 06 93956069; info@romics.it; romics.it