Trilogia Arvigo. Voci femminili di poesia, intimità e resistenza.

Gli ultimi due lavori di Elena Arvigo al Teatro Torlonia di Roma: Il Dolore: diari di guerra il 23 e 24 marzo, e Una ragazza lasciata a metà il 30 e 31 marzo, per flussi di coscienza femminile tra Storia e individualità

Secondo capitolo del trittico che il Teatro di Roma dedica alla congenita lettura sensibile e commovente di Elena Arvigo intorno a donne delicate, turbate, a loro modo tempestose e inafferrabili. Al Teatro Torlonia, sabato 23 e domenica 24 marzo, dopo l’inquietudine poetica di Sarah Kane in 4:48 Psychosis, scopriremo voci femminili scomode che hanno svelato e influito sulla storia del nostro tempo, nel primo studio di Il Dolore: diari della guerra, parte del progetto Le Imperdonabili di cui fanno parte anche due lavori precedenti: Donna non rieducabile di Stefano Massini e Monologhi dell’Atomica, tratto da Preghiera per Cernobyl di Svetlana Aleksievich e da Racconti dell’Atomica di Kyoko Hayashi.

Le fonti d’ispirazione riguardano il contesto storico dell’immediato dopoguerra rintracciabile in L’Istruttoria di Peter Weiss, Quaderni della guerra e altri testi e Il Dolore di Marguerite Duras, quest’ultimo diario biografico che la Duras scrisse a Parigi in attesa del ritorno del marito Robert Antelme, deportato a Dachau. Edito solo quarant’anni dopo la stesura, Il Dolore è testimonianza storica ed emotiva, testo-confessione di un’intimità straziante tra storia personale e universale: «A oltre ottant’anni dalla fondazione di Dachau – precisa Elena Arvigo – si sente ancora forte l’esigenza di comprendere le circostanze che hanno permesso che tutto ciò avvenisse, mettere in luce i meccanismi su cui si è basato il nazi-fascismo che, come scrive Robert Antelme (marito di Marguerite Duras) in La Specie Umana: “non fu ideologia folle ma fu un regime razionale”. La necessità di comprendere meglio mi ha portato a voler integrare il testo con passaggi dei quaderni della guerra e con alcuni punti de L’Istruttoria di Peter Weiss. La Specie Umana è, insieme a La Tregua di Primo Levi, una delle testimonianze più alte della letteratura sui campi di sterminio».

Infine, ultimo appuntamento della trilogia, sabato 30 e domenica 31 marzo, sempre al Teatro Torlonia, Una ragazza lasciata a metà, con testo dell’irlandese Eimear Mcbride (traduzione di Riccardo Duranti). Si sonderà qui la relazione di una sorella e un fratello, in un percorso di crescita interrotto di lei, tra sofferenze intime, resistenze all’esistenza, pensieri soffocanti. La personalità, il linguaggio, le modalità espressive: ogni cosa in questa concezione drammaturgica è “lasciata a metà”, come un’eterna sospensione tra salvezza e perdizione.

IL DOLORE:  DIARI DELLA GUERRA – primo studio
Tratto da “Il Dolore“ di  Marguerite Duras
“Quaderni della guerra e altri testi” di Marguerite Duras
“L’istruttoria” di Peter Weiss 

con Elena Arvigo
regia Elena Arvigo

regista collaboratrice Virginia Franchi
assistente alla regia Tullia Attina
disegno luci Palo Meglio
visual Carolina Ielardi
Produzione SantaRita & Jack Teatro e Teatro Out

23 – 24 marzo
orari: sabato  ore 20; domenica ore 17

UNA RAGAZZA LASCIATA A METÀ
di Eimear McBride
traduzione Riccardo Duranti

regia e elaborazione drammaturgica Elena Arvigo
con Elena Arvigo

disegno luci Manuel Molinu
produzione SantaRita & Jack Teatro e Teatro Out Off

30 – 31 marzo
orari: sabato ore 20; domenica ore 17

Teatro di Roma – Teatro Torlonia
via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma
info e contatti: 06.684.000.311/314 – www.teatrodiroma.net