Trend XXIII. Nuove frontiere della scena britannica

Dal 3 ottobre al 17 novembre, il Teatro Belli di Roma è culla della drammaturgia contemporanea inglese. Tredici spettacoli intorno al ruolo della donna nella società e alla violenza di genere

Andate al Teatro Belli di Roma. Andateci sempre, ma, in particolare, andateci per questa bella occasione che si chiama Trend – Nuove frontiere della scena britannica, e che da ventitré anni – per instancabile cura e attenzione di Rodolfo di Giammarco – presenta una rassegna ricca di visioni emergenti, ispirate e particolarmente sensibili, rintracciate nella scrittura contemporanea d’oltremanica.
A partire da giovedì 3 ottobre, e fino al 17 novembre, andranno in scena 13 lavori tradotti e proposti in spettacoli, reading e mise en espace. E il ruolo della donna nella società di oggi, affiancato al tema della violenza di genere, costituiscono il fil rouge che percorre questa edizione.

A cominciare da Ismene/Antigone – Pale Sister di Colm Toìbìn (in scena dal 3 al 6 ottobre), per adattamento e regia di Carlo Emilio Lerici, e interpretazione di Francesca Bianco ed Eleonora Tosto. In questa rilettura del mito sofocleo, il silenzio della sorella di Antigone, Ismene, si fa voce di lotta tra sottomissione e resistenza, tra oppressione e indipendenza.

Trend XXIII. Nuove frontiere della scena britannica

Il limite della condivisione personale (e la tendenza alla menzogna reiterata), in una realtà sempre più digitale, occupa Rachel Causer con Please, Feel Free To Share. Successivamente Penelope Skinner, con Eigengrau, s’interroga circa le dinamiche di genere e la faticosa, incessante battaglia per l’autodeterminazione femminile; poi, con Fucked, tratta le fragilità e la rabbia repressa delle donne quando si scontrano con la sofferenza.
C’è poi Brian Friel con Faith Healer per comprendere il binomio potere-fede; c’è Gillian Greer con Meat e un drammatico carico di conseguenze della violenza sessuale; e c’è James Fritz alla firma di Four Minutes Twelve Seconds, che registra il contraccolpo sociale alla diffusione di immagini private.

Con Wild Swimming, Marek Horn inquadra la relazione uomo-donna da una prospettiva piuttosto ironica; con Baglady, Frank McGuinness entra nella vita di chi, a seguito di violenza familiare, fa i propri conti con il trauma; con Leopards, Alys Metcalf scava a fondo tra fiducia e tradimento; e con Lela & Co., Cordelia Lynn racconta la vera storia di una giovane vittima di tratta.
Infine, a concludere il festival ci pensano Mum di Morgan Lloyd Malcolm, con una riflessione sulla maternità e sulla perdita; e Barbablù di Hattie Naylor, nel racconto di colui che «ha bisogno di sentirsi forte e superiore»: colui che desidera, abusa, s’intrappola e poi uccide.

TREND. NUOVE FRONTIERE DELLA SCENA BRITANNICA
XXIII edizione
dal 3 ottobre al 17 novembre 2024

Teatro Belli
Piazza di Sant’Apollonia, 11
00153 Roma
info e prenotazioni: teatrobelli.itinfo@teatrobelli.it – 06 5894875