La fattoria del Coup de Vague. Nella claustrofobia di Georges Simenon

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Il romanzo dello scrittore belga ambientato nella provincia soffocante, tra una famiglia opprimente e la rivolta esistenziale

Alto più di un metro e ottanta, bello, amato da tutte le ragazze del paese, Jean vive nel villaggio di Marsilly, sull’oceano. Il protagonista del romanzo di Georges Simenon La fattoria del Coup de Vague, abita con due zie, Hortense e Émilie, che lo hanno accolto bambino dopo che la madre è morta e il padre, loro fratello, è scomparso lasciandolo orfano. Due donne enigmatiche, indefesse lavoratrici, che portano avanti la fattoria e l’attività di miticoltura in cui hanno coinvolto anche il nipote. Hortense, alta, robusta, mascolina; Émilie più esile ma altrettanto coriacea, sempre vestite di nero, unite in un rapporto che esclude tutto il resto. 

Una vita, quella di Jean, che scorre scandita dalla ritualità. Il giovane lavora tutto il giorno raccogliendo ostriche e cozze e per il resto scorrazza con la bella moto che le zie gli hanno regalato, o gioca a biliardo nel bar del paese. Niente scosse, nessun intralcio a cambiare la scansione sempre uguale delle sue giornate. Viziato e servito dalle due zie, che controllano ogni istante della sua esistenza.
Ma un giorno Jean si apparta in un boschetto con Marthe, la ragazza resta incinta e tutto si stravolge. Lui non la ama ma per qualche momento, senza troppa convinzione, vagheggia una vita insieme.

Lei era carina, ma non in modo eclatante. Le piacevano i colori vivaci ed era allegra e più intraprendente delle altre

Nemmeno il tempo di formulare davvero il pensiero che le zie hanno già risolto quello che considerano, per se stesse e per il nipote, un problema. Come sempre decidono per Jean, e Hortense conduce Marthe nel villaggio vicino, dove un medico fa quello che deve fare per liberare tutti dall’ostacolo. Le cose però non vanno come dovrebbero: il padre della ragazza impone il matrimonio e improvvisamente, nella fattoria dove si ritrovano a vivere i quattro protagonisti, le giornate diventano ossessive, lugubri, pesanti come macigni.

Émilie e Hortense non potevano accettare quell’intrusa… perché la sua sola presenza bastava a distruggere un ordine pazientemente costruito in anni e anni

Sono però quelle giornate che, per la prima volta, svelano a Jean qual è davvero il mondo in cui vive. Un contesto di bugie, falsità, ipocrisie che, scopre, hanno segnato tutta la sua vita e il suo rapporto con le “megere”, come i compaesani chiamano le sue zie.

Un romanzo claustrofobico, di quelli in cui Simenon eccelle, abilissimo a raccontare il monotono conformismo della provincia e l’apparente tranquillità di una famiglia piccolo borghese che, in realtà, nasconde il peggio. Niente è quello che sembra. Ogni frase, ogni gesto, ogni atteggiamento occulta verità del tutto opposte. L’arrivo di Marthe le porta a galla e aggiunge altro ancora. Jean deve solo capire se e quanto è diverso da ciò tutto che lo circonda.

La fattoria del Coup de Vague
di Georges Simenon

Editore: Adelphi
Anno edizione: 2020
Pagine: 142 pp.
Prezzo: € 18,00