Cosa bolle in libreria. . . ad aprile
Cinque nuovi consigli di lettura per un mese di scoperte e riscoperte, dalla saggistica al giallo, dal thriller al romanzo biografico
Si comincia con una proposta di Quodlibet che vede Simone Gobbo autore di un saggio dal titolo L’innocenza del muro (correlato dai disegni di Riccardo Miotto) che analizza le funzioni materiali e i significati immateriali dell’ostacolo architettonico, della distanza e della divisione dei corpi attraverso il limite fisico. Si leggono riflessioni su un tema che spazia dagli ambiti urbanistici a quelli filosofici, dal tempo del dopoguerra a oggi, richiamando il pensiero di Peter Eisenman sul muro inteso come “indicatore testuale” a quello di Rem Koolhaas sul muro di Berlino, fino al caso estremo di Peter Märkli che fa “assorbire” il muro nel paesaggio.
Il muro, che nella realtà odierna ha ripreso un ruolo centrale nell’agenda geopolitica internazionale, diventa in queste pagine uno stimolo d’indagine sulle conseguenze concettuali e simboliche che una tale struttura primordiale e inconscia può scatenare: «Lo spazio del muro contiene un sentimento ambivalente che continua ad alimentare la storia incessante del confine: volere una protezione dove stare al sicuro mentre si è pronti ad assecondare il desiderio di muovere verso altro, in esplorazione all’esterno. Fuori dallo spazio, fuori da noi».
Emmanuelle Favier invece firma per Guanda Virginia, un romanzo ambientato un po’ sulle coste della Cornovaglia, tra gli spazi di un’elegante villa di famiglia, un po’ tra le stanze scure della dimora di Hyde Park Gate. Location riconducibili a Miss Jan, penultima di otto fratelli che osserva il mondo circostante e s’interroga, si innamora, legge, scrive e lotta contro le rigide regole dell’Inghilterra vittoriana. Prendono così forma l’infanzia e l’adolescenza di Miss Jan che formeranno il carattere umano e letterario di Virginia Woolf, una delle voci femminili più importanti e rigorose del Novecento, che l’autrice francese restituisce in queste pagine attraverso un ritratto biografico capace di comunicare la malinconia amara, la solitudine e gli impulsi inquieti di una personalità artistica tanto emblematica quanto ribelle.
Un delitto efferato commesso per mano di un’artista di successo, moglie di un noto fotografo di moda nonché abitante di uno dei quartieri più ricchi di Londra. La vita apparentemente perfetta di Alicia Berenson si sgretola una sera quando si presenta dinnanzi al marito per scaricargli cinque colpi di pistola in pieno volto.
È la trama del thriller La paziente silenziosa di Alex Michaelides, edito Einaudi, che la critica definisce come mix potente di suspense, psicoanalisi e verità da svelare. A omicidio concluso, il compito di indagare il mutismo impenetrabile nel quale è caduta Alicia dopo il crimine è dello psicologo criminale Theo Faber. A lui toccherà provare a insinuarsi nella mente di questa misteriosa paziente detenuta nell’ospedale psichiatrico e, convinto di poterla aiutare a ricostruire quella misteriosa notte, scoprirà, tra una parola e l’altra, di trovarsi coinvolto in un pericoloso gioco subdolo e manipolatorio che trascinerà giù anche lui.
A metà tra un habitat fantasy e un luogo reale, Muriel Barbery concepisce Uno strano paese, e/o edizioni, dove si contrappongono conflitto e pace, buoni e cattivi, bello e brutto. Il mondo degli umani e quello degli elfi non sembrano così diversi: paralleli ed entrambi meravigliosi, corrono un pericoloso rischio a causa non di un difetto insito nel pianeta, quanto della follia di alcuni suoi abitanti.
Sono loro che rendono questi territori teatri di violenza e odio, e sono loro che spingono altri abitanti – umani ed elfi – a unirsi nella comune lotta contro la catastrofe. Di questa strana compagnia fanno parte due magiche bambine – un po’ cresciute -, un elfo attratto dai vizi umani, un virtuoso e decadente nobile spagnolo che conversa con i morti e altri bizzarri personaggi che condividono lo stesso fine: salvare l’uomo (e l’elfo) da se stesso.
Quello di Barbery non è perso un mero romanzo fantasy: «è anzi molto più reale di parecchi romanzi che parlano di realtà e del mondo in cui stiamo vivendo, quello che stiamo distruggendo con la nostra cecità e che nessuno, al momento, appare in grado di salvare».
Per Mondadori leggiamo Polvere negli occhi, ovvero un giallo di Agatha Christie che ci conduce subito nell’ufficio del signor Fortescue, dove la segretaria, la signorina Grasvenor è pronta come sempre a portare al suo direttore il tè delle dieci. Questa volta, però, dopo aver bevuto, il signor Fortescue viene colto da dolori lancinanti e muore. Nelle sue tasche verranno ritrovati chicchi di segale.
Scotland Yard si concentra sulla casa del protagonista e sui suoi famigliari: proprio lì dove, poco dopo, si verificherà un secondo omicidio e il caso vuole che la vittima, questa volta, sia una conoscente di Miss Marple. Sarà l’arzilla vecchietta munita della sua acuta logica a risolvere il misterioso caso.
L’innocenza del muro
di Simone Gobbo
disegni di Riccardo Miotto
Editore: Quodlibet
Collana: Quodlibet studio. Città e paesaggio
Anno edizione: 2020
Pagine: 214 pp.
Prezzo: € 20,00
Virginia
di Emmanuelle Favier
Editore: Guanda
Collana: Narratori della Fenice
Anno edizione: 2020
Pagine: 304 pp.
Prezzo: € 19,00
La paziente silenziosa
di Alex Michaelides
Traduzione di Seba Pezzani
Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Anno edizione: 2020
Pagine: 352 pp.
Prezzo: € 12,50
Uno strano paese
di Murie Barbery
Traduzione di Alberto Bracci Testasecca
Editore: e/o
Collana: Dal mondo
Anno edizione: 2020
Pagine: 256 pp.
Prezzo: € 18,00
Polvere negli occhi
di Agatha Christie
Traduzione di Maria Grazia Griffini
Editore: Mondadori
Collana: Oscar moderni
Anno edizione: 2020
Pagine: 216 pp.
Prezzo: € 11,50
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