Questi miei pensieri. Intimo tributo a Mimì

Questi miei pensieri. Foto: Grazia Menna

Mauro Toscanelli firma uno spettacolo che alterna la narrazione alla musica di Mia Martini. Un racconto delicato sulle cadute, le rivincite e le solitudini di una grande interprete della canzone italiana

Una delle voci più vibranti della storia della musica italiana è stata senza dubbio Mia Martini, il cui vero nome era Domenica Rita Adriana Bertè.
La sua è una storia non semplice, in cui momenti di enorme successo si sono alternati a periodi molto difficili dal punto di vista personale.
Sono passati esattamente trent’anni dalla sua morte, avvenuta ad appena quarantotto anni. L’autopsia parlò di un arresto cardiocircolatorio dovuto a un’overdose di cocaina, ma nel tempo sono aumentati i dubbi riguardanti le cause della sua prematura scomparsa.

Mauro Toscanelli, autore, attore e regista, con Questi miei pensieri confeziona, però, uno spettacolo che parla soprattutto di vita, a cominciare dai primi passi dell’artista, apprezzata per le sue doti canore ma costretta a cantare canzoni di livello mediocre, buone per le giornate in spiaggia degli anni Sessanta.
È così che pian piano, sperimentando con tenacia, quella ragazza di provincia, adotta un nome d’arte, sceglie gli autori con cui lavorare, i musicisti con cui collaborare, riuscendo infine a trovare uno stile che le dà modo di esprimere pienamente il suo enorme talento.
Un percorso fatto di cadute, di rivincite ma anche di solitudine.

Questi miei pensieri
“Questi miei pensieri”. Foto Grazia Menna

Andato in scena al Teatrosophia di Roma, Questi miei pensieri è chiaramente il frutto della dichiarata passione e devozione di Toscanelli per Mia Martini: cantante d’eccezione, probabilmente inimitabile.
Accompagnato sul palcoscenico dagli strumenti di Andrea Causapruna e Adriano D’Amico, Mauro Toscanelli alterna le fasi del vero e proprio racconto con l’interpretazione di bellissimi ma meno noti brani di Mia Martini, punteggiando la narrazione con la lettura di pagine tratte dal libro Mi chiamo… di Aldo Nove, quasi fossero recuperate da un immaginario diario della stessa Mimì.

La selezione dei pezzi da eseguire ha il preciso intento di svelare al pubblico testi oggi quasi sconosciuti, anche se di profonda intensità e di notevole importanza per quelle che sono state le scelte artistiche e i punti di svolta della carriera di Mia Martini.
Toscanelli mette in evidenza il carattere e la dimensione artistica della cantante, evitando, però, di cimentarsi con titoli di enorme successo discografico. Il motivo? Evitare un ritratto nazionalpopolare a favore di un approccio intimistico e più delicato.

Questi miei pensieri
“Questi miei pensieri”. Foto Grazia Menna

Il risultato può lasciare disorientato qualche spettatore, ma qui si vuole ricordare soprattutto la vicenda umana di Mia Martini: le vicissitudini sanremesi; la lotta contro le famose maldicenze che a lungo l’hanno indicata quale “iettatrice”; l’operazione alle corde vocali che ne ha cambiato il timbro; gli anni Ottanta, che segnano prima il suo momentaneo addio e poi vedono il magnifico ritorno, fino agli Novanta che ne sanciscono il trionfo.

Si tratta dunque di un omaggio sincero, sicuramente ricercato nelle trovate stilistiche e di non sempre facile fruizione, ma che, oltre agli ammiratori di Mia Martini, può interessare chi ha davvero voglia di scoprire e approfondire una grande cantante di cui, pur conoscendo le canzoni più celebri, si ignorano ancora numerosi aspetti che ne spiegano la particolare sensibilità e fragilità.   

QUESTI MIEI PENSIERI – TRIBUTO A MIA MARTINI
Drammaturgia e regia: Mauro Toscanelli

con Mauro Toscanelli

Chitarre e percussioni: Andrea Causapruna
Tastiere e percussioni: Adriano D’Amico
Disegno luci: Gloria Mancuso
Produzione: Melanchòlia Teatro Aps