Bernadette de Lourdes. La tenacia femminile oltre fede e scetticismo

Sarà all’Auditorium della Conciliazione di Roma dal 16 gennaio al 16 febbraio 2025, il musical francese firmato da Serge Denoncourt: le apparizioni mariane tra storia, cronaca, e drammatici incontri

Arriverà anche in Italia il musical Bernadette de Lourdes, che già in Francia sta riscuotendo notevole successo dal 2019. Il debutto nazionale sarà a Roma il 16 gennaio 2025, presso l’Auditorium della Conciliazione, poi durante l’anno giubilare lo spettacolo toccherà le principali città del Belpaese.

Proprio nella Capitale, lo scorso 22 febbraio, è stato presentato il cast italiano in occasione di una serata speciale, alla presenza, tra gli altri, di Don Angelo De Donatis, cardinale vicario del Papa per la diocesi di Roma. Per la parte della piccola Bernadette è stata scelta Gaia Di Fusco, ventiquattrenne talento partenopeo che già si è fatta notare sugli schermi televisivi nostrani, ultimamente vocalist nel programma di Rai 2 “Bar Stella”.

“Bernadette de Lourdes. Il musical”. Regia Serge Denoncourt

Il fascino delle apparizioni mariane di Lourdes, anche se ormai risalenti al XIX secolo, rimane tutt’oggi invariato, trattandosi di una vicenda che ha tenuto banco nelle cronache dell’epoca e che ha poi appassionato per decenni credenti e non credenti. Un evento storico impossibile da ignorare perfino per i suoi detrattori.
Il cinema, il teatro e la letteratura, ovviamente, se ne sono occupati a più riprese: pensiamo ad esempio ai libri Lourdes di Emile Zola, del 1894, oppure a La canzone di Bernadette di Franz Werfel, del 1941, dal quale è stato tratto l’omonimo, celebre film del 1943 grazie al quale l’attrice Jennifer Jones vinse un Oscar. Ma gli esempi abbondano, anche in tempi più recenti.

Com’è noto, la piccola Bernadette Soubirous, appena quattordicenne, fu protagonista di diciotto apparizioni della Vergine a partire dall’11 febbraio del 1858. Tali esperienze mistiche, che si protrassero fino al luglio di quell’anno, produssero comprensibilmente curiosità e sgomento nella cittadina ai piedi dei Pirenei, tanto che una folla sempre più numerosa accorse per assistervi. Presso una grotta vicino al fiume Gave, si palesò quella che la giovane seppe descrivere come una “bellissima signora, avvolta da un velo bianco, con una cintura blu attorno ai fianchi e una rosa dorata su ogni piede” e cui si rivolgeva chiamandola semplicemente “aquerò”, ovvero “quella là” nel dialetto locale.

“Bernadette de Lourdes. Il musical”. Regia Serge Denoncourt

Bernadette ebbe una serie di colloqui con l’apparizione e, tra le altre cose, questa le consentì di individuare una fonte d’acqua dove prima c’era solo roccia e fango, chiedendo poi la costruzione di una cappella in quel luogo e di pregare per i peccati dell’umanità. La ragazza, che oltre ad essere analfabeta viveva con la sua famiglia nella miseria più assoluta, si rivolse all’abate di Lourdes, Dominique Peyramale, per riferire quanto chiestole dalla Vergine. Il prelato era in realtà profondamente scettico e chiese numerose volte delle prove di quanto gli veniva raccontato, come ad esempio il nome della misteriosa signora. Rimase dunque turbato quando, in seguito all’ennesima apparizione, “aquerò” disse di essere “l’Immacolata Concezione”, riferendosi ad un dogma espresso da Papa Pio IX appena quattro anni prima e di cui Bernadette difficilmente poteva essere al corrente.
Negli anni successivi, terminati gli straordinari eventi, la ragazza decise di diventare suora e si ritirò presso il convento di Nevers, lavorando nell’infermeria, dove morì di tubercolosi nell’aprile del 1879, ad appena 35 anni. Fu dichiarata santa da Pio XI nel 1933.

Il più feroce avversario di Bernadette fu però il commissario Dominique Jacomet, che la accusò di mentire, la interrogò duramente a più riprese e minacciò perfino di imprigionare lei e il padre.
Proprio sui verbali di quei drammatici incontri si basa dunque il libretto dell’opera firmato da Serge Denoncourt, anche regista del musical

“Bernadette de Lourdes. Il musical”. Regia Serge Denoncourt

Come lui stesso ha raccontato sul palco, nell’ambito della presentazione ufficiale del progetto italiano, anch’egli era scettico e per nulla interessato alle vicende di Lourdes – per cui ha più volte rifiutato l’incarico dei produttori Roberto Ciurleo ed Eleonore de Galard.
Sono stati loro a spiegare come hanno resistito e insistito: legati da una promessa fatta proprio nella grotta del miracolo nel 2010. In quel periodo, infatti, era in scena il loro Robin Hood e, durante un improvvisato pellegrinaggio, decisero che il successo dello spettacolo sarebbe stato merito di Lourdes. Vista l’enorme popolarità giunta di lì a poco, era chiaro chi dovessero ringraziare. 

Per convincere definitivamente Denoncourt, Roberto Ciurleo ed Eleonore de Galard lo hanno fatto girovagare per la cittadina: nessuno dei luoghi visitati ha avuto però il potere di far cambiare idea al regista. Finché non ha letto i resoconti degli interrogatori: la rigidità del commissario Jacomet lo aveva stregato. Ed è stato un bene perché i testi, composti sulle musiche del cantautore Gregoire, sono così emozionanti da aver rappresentato una vera sfida per chi si è occupato dell’adattamento italiano: Vincenzo Incenzo, apprezzatissimo autore che ha lavorato al fianco dei più grandi nomi della nostra musica (Renato Zero, Lucio Dalla, Franco Califano e Ornella Vanoni, solo per citarne alcuni). «Ho cercato con tutte le mie forze di mantenere la stessa fonetica, la stessa metrica – ha detto, visibilmente emozionato -. Si trattava di canzoni così belle che ho voluto mantenermi il più vicino possibile a quelli che erano il testo e la melodia originali». 

“Bernadette de Lourdes. Il musical”. Regia Serge Denoncourt

Probabilmente ha ragione quando aggiunge: «In un’epoca come questa, in cui i ragazzi cercano di correre verso un certo grado di omologazione, di pensiero unico, la tenacia di Bernadette è un grande esempio, come la sua scelta di rimanere se stessa, di mantenere le proprie idee senza piegarsi alle pressioni del mondo esterno».

Assistere alla registrazione di una delle repliche tenute al Dome di Parigi ha permesso agli spettatori di misurare la grande intensità dell’opera. In nessun modo questa si spinge a dichiarare con certezza reali gli accadimenti narrati, né, d’altra parte, solleva dubbio alcuno sulla veridicità delle esperienze di Bernadette. Si limita invece a narrare i fatti, rifacendosi rigorosamente ai documenti dell’epoca e godendo di un cast di grande bravura. Primi fra tutti la protagonista e cantante Eyma, di soli 17 anni, e David Ban, che interpreterà la struggente figura del padre di Bernadette anche nei nostri teatri. 

Si tratta certamente di una lavoro entusiasmante, per avvicinarsi al quale non serve conoscere nei dettagli la vicenda storica, basta farsi avvolgere dalle grandi emozioni che è in grado di offrire, aiutato in questo da ottimi costumi e da una notevole messa in scena.
Con tali premesse, non vediamo l’ora di ammirarne la versione italiana. Appuntamento a Roma per l’anno giubilare.

BERNADETTE DE LOURDES – IL MUSICAL

Regista e autore del libretto: Serge Denoncourt
Compositore: Gregoire
Adattamento e traduzione in italiano: Vincenzo Incenzo

Cast italiano: 
Bernadette Soubirous: Gaia di Fusco
Francois Soubirous: David Ban
Louise Casterot Soubirous: Chiara Luppi
Abate Peyramale: Fabrizio Voghera
Commissario Jacomet: Christian Ruiz

Produttori: Eleonore de Galard, Roberto Ciurleo
Produzione esecutiva Italia: Coesioni 

Debutto italiano: Roma, Auditorium della Conciliazione 16 gennaio – 16 febbraio 2025

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