Tutto in un giorno. Se la crisi toglie la casa e strozza la vita

Gli eccellenti Penélope Cruz e Luis Tomar, e la regia (azzeccata) di Juan Diego Botto, in un racconto di sopravvivenza quotidiana nel nome della dignità. Dal 2 marzo al cinema

L’opera prima dell’attore argentino Juan Diego Botto è un focus artistico che, attraverso le drammatiche storie di Rafa, Azucena e Teodora, racconta la crisi economica spagnola legata agli sfratti immobiliari: crisi che attualmente conta 40.000 casi all’anno.
Tutto in un giorno, dal 2 marzo al cinema, collega i personaggi principali con il fil rouge dello sfratto immobiliare per dipingere le storie di chi vive condizioni economiche gravi causate dai problemi del sistema bancario. Una realtà che si accanisce sui cittadini a colpi di aumento degli interessi sui mutui adottati dalle stesse banche per risanare gli ingenti debiti, senza curarsi dei devastanti impatti sulla vita e sui rapporti personali di chi ne è coinvolto.  

I drammi raccontati in Tutto in un giorno non brillano per originalità – già vista e rivista l’impostazione narrativa che parte da storie individuali di personaggi indigenti per trattare e denunciare tematiche ampie di impegno civile -, ma la grandezza espressiva e la dedizione degli attori impiegati nel film (menzione speciale per le eccellenti prove di Penélope Cruz e Luis Tomar) potenzia le vicende e riesce a creare una forte partecipazione dello spettatore. 

C’è da aggiungere che Juan Diego Botto opta per un’azzeccata regia fatta di molte inquadrature con macchina da presa in spalla capaci di donare quel realismo e quella dinamicità necessari a trasportare con efficacia il pubblico nel film. Una scelta ispirata allo stile documentaristico che ben si adatta a questi attuali temi, tra i quali il carovita che strozza le speranze di un’esistenza dignitosa e porta la gente a vivere la giornata, o forse meglio, a sopravvivere alla giornata con un tetto sopra la testa. 

Altro elemento ben evidenziato: il commovente sforzo delle persone che abbracciano gli ultimi e li affiancano nelle loro battaglie; battaglie che però tolgono il tempo alla cura delle relazioni personali e affettive, come accade, ad esempio, all’avvocato attivista Rafa (Luis Tomar), così tanto risucchiato dalle sue continue lotte a sostegno dei più bisognosi da trascurare la sua compagna incinta e il suo adolescente figliastro. 

Ed è proprio attraverso il personaggio di Rafa che si rileva il forte intento del film: spingere le persone a non girarsi dall’altra parte quando si tratta di dare una mano e impegnarsi maggiormente nell’essere più solidali con le persone più sfortunate. Ma, oltre questo importante e doveroso obiettivo, c’è anche la volontà di trasmettere la chiara determinazione di combattere ad ogni costo le proprie battaglie – come fa Azucena per salvare la sua casa – e non arrendersi mai anche quando il destino appare già segnato. 

Non si faccia l’errore, però, di focalizzarsi solo sulle azioni propositive di questi personaggi volitivi: Tutto in un giorno dà spazio anche alla tragica rappresentazione degli effetti della crisi economica, come accade nella distrutta famiglia dell’anziana Teodora, alla quale, ormai, importa solo sentire la voce di suo figlio German, che ha non il coraggio di risponderle al telefono per la vergogna di averle creato un grosso debito in banca al fine di pagare la sua attività imprenditoriale fallita. 

In conclusione, quello di Juan Diego Botto è un film molto commovente e pieno di forza e coraggio che si avvale delle lodevoli interpretazioni di tutto il cast artistico e delle storie abilmente mostrate, terribilmente reali, che mai si dovrebbero smettere di raccontare.
Un film che comunica in modo incisivo come non si debba mai rimanere indifferenti a chi chiede aiuto.

TUTTO IN UN GIORNO

un film di Juan Diego Botto

con Penélope Cruz, Luis Tosar, Adelfa Calvo

Produzione: Penélope Cruz e Álvaro Longoria
Distribuito da: BIM Distribuzione