Mission Impossible – Dead Reckoning. Se la pura improbabilità è divertimento

Dal 12 luglio al cinema, il nuovo capitolo della saga diretta da Christopher McQuarriecon Tom Cruise: nessuna pretesa di realismo, ma azione incessante, riflessioni inquietanti e splendide sfrecciate per le strade di Roma

Il sofisticatissimo sottomarino russo “Sebastopoli” naviga in segreto sotto i ghiacciai dello stretto di Bering, protetto da una avveniristica tecnologia che lo rende praticamente invisibile a qualsiasi sistema di rilevazione. Eppure a bordo qualcosa va storto, perché l’Intelligenza Artificiale incaricata di gestire la schermatura del battello, inizia d’improvviso a lavorare con intenti maligni contro il suo stesso equipaggio. Alla sala dove è custodito il letale supercomputer, è possibile accedere solo con una speciale chiave componibile, le cui due preziose metà diventano presto l’oggetto di una caccia mondiale che coinvolge il super-agente segreto Ethan Hunt (Tom Cruise).

“Mission: Impossible – Dead Reckoning – Part One”. Regia Christopher McQuarriecon

Stiamo parlando del nuovo Mission Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno, al cinema dal 12 luglio, dove, a quanto pare, l’IA del “Sebastopoli”, ora definita “L’Entità”, ha sviluppato una sua autocoscienza, aspirando a diventare essa stessa una superpotenza, sulla quale – manco a dirlo – vorrebbero mettere le mani i più importanti governi del pianeta. Perché? perché il primo ad arrivare potrebbe ottenere un potere mai visto prima, tenendo in pugno ogni congegno e attività telematica del mondo.

Dal doloroso passato di Ethan, inoltre, si fa rivedere l’enigmatico Gabriel (Esai Morales) che, assieme al suo braccio destro, la spietata assassina Paris (Pom Klementieff), sembra essere una sorta di araldo umano dell’Entità.
Nel gioco di doppi (e tripli!) inganni, Hunt è aiutato dai suoi vecchi compagni Ilsa (Rebecca Ferguson), Luther (Ving Rhames) e Benji (Simon Pegg). A loro si aggiunge la recalcitrante Grace (Hayley Atwell, qui particolarmente inespressiva): ladra di alto livello che partecipa suo malgrado allo scontro, creando non pochi grattacapi ad amici, alleati e alla donna che l’ha reclutata per rubare una metà della chiave, la ricca e ambiziosa “Vedova Bianca” (Vanessa Kirby).
Si alza il sipario su un duello che, in questo primo capitolo, si protrae per mezza Europa mentre in gioco è il destino dell’umanità.

“Mission: Impossible – Dead Reckoning – Part One”. Regia Christopher McQuarriecon

Christopher McQuarrie, regista e sceneggiatore di fiducia dell’inossidabile Tom Cruise (in splendida forma) è al timone dell’ennesimo episodio della saga di Mission Impossible. È infatti sua la firma non solo di gran parte dei precedenti capitoli, ma anche sui copioni di Top Gun: Maverick (2022), Edge of Tomorrw (2014) e tantissimi altri, a testimoniare il particolare affiatamento di una collaborazione che non pare conoscere fallimenti.
Sono sempre presenti i consueti dettagli cui gli spettatori sono abituati dai tempi del telefilm originale, andato in onda a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, e che sono riconoscibilissimi fin dalla prima incarnazione cinematografica del lontano 1996, firmata nientemeno che da Brian DePalma (primo fra tutti il “messaggio che si autodistruggerà fra cinque secondi” che introduce ogni missione). A questi, all’azione incessante e a una buona tensione narrativa, si aggiungono alcuni concetti e riflessioni estremamente attuali e non poco inquietanti.

“Mission: Impossible – Dead Reckoning – Part One”. Regia Christopher McQuarriecon

L’IA di cui si fa un gran parlare, oggetto di avvertimenti e richieste di cautela perfino tra chi l’ha inventata e sviluppata, qui è un nemico terrificante: è ovunque e al tempo stesso non è da nessuna parte, non si vede ma può vedere chiunque. Dagli umani può imparare tutto, anche semplicemente osservando l’enorme flusso di dati che, quotidianamente, viene veicolato dai computer, dai telefonini e dall’infinità di apparecchi dei quali siamo ormai succubi. E grazie a una sconfinata capacità di calcolo, essa è in grado di prevedere le future azioni di ognuno, scegliendo con glaciale determinazione lo scenario che meglio la avvantaggia.
Da far venire la pelle d’oca, anche perché mentre ai tempi del Terminator (1984) di James Cameron l’intelligenza di Skynet era ancora fantascienza, oggi lo scenario proposto ha un’aria di allarmante plausibilità.

“Mission: Impossible – Dead Reckoning – Part One”. Regia Christopher McQuarriecon

Tuttavia, al di là di tutto questo – che non è poco -, non facciamoci comunque illusioni sulla verosimiglianza di quello che accade sullo schermo. Se c’è  una cosa che va lasciata all’entrata del cinema quando si va a vedere Mission Impossible, è proprio una qualsiasi pretesa di realismo. 

Qui siamo nel pieno di un’avventura dove vengono compiuti sforzi e acrobazie sulla cui remota riuscita scherzano perfino i personaggi del film, dunque prepariamoci a scontri a fuoco contro nemici in numero scandalosamente abbondante, lanci col paracadute su treni in corsa, arti marziali al limite e inseguimenti nei luoghi più belli del mondo, come per esempio l’estenuante corsa tra le splendide vie e piazze di Roma: da mozzare il fiato.
Quasi tre ore di azione pura che scorrono via alla grande, sperando di vedere presto una seconda parte della storia altrettanto divertente e avvincente. 

MISSION: IMPOSSIBLE – DEAD RECKONING – PARTE UNO

Regia: Christopher McQuarrie

Sceneggiatura: Bruce Geller, Erik Jendresen, Christopher McQuarrie

con Tom Cruise, Hayley Atwell, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Simon Pegg, Esai Morales, Vanessa Kirby

Produzione: Skydance, TC Productions

Distribuito da: Eagle Pictures

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