Short Theatre XIV. Visione d’insieme

Da Motus ad Angelica Liddell, da MK a Deflorian/Tagliarini, a Roma, dal 6 al 14 settembre, uno degli appuntamenti più interessanti della creazione internazionale contemporanea e performing arts

Ci sono eventi che chi frequenta la scena contemporanea non dovrebbe evitare. Ci sono eventi che chi vuole conoscere o approcciarsi alle nuove proposte nostrane e internazionali non dovrebbe lasciarsi scappare. È il caso dello Short Theatre, diretto da Fabrizio Arcuri e Francesca Corona, giunto ormai all’edizione numero quattordici, che fa da “apripista” alla nuova stagione teatrale e che, dal 6 al 14 settembre, porterà in cinque spazi romani (La Pelanda, WeGil, Teatro Argentina, Teatro India e Carrozzerie n.o.t.) alcuni tra i più significativi artisti della creazione contemporanea e delle performing arts, con spettacoli, installazioni, reading, musica, proiezioni.

Angelica Liddell. Foto Bruno Simao

La “Visione d’insieme”, così s’intitola questa edizione 2019, coniuga le diverse traiettorie del festival in «quella prospettiva che sa mettere in relazione le tracce diverse di una realtà sempre più complessa, quella capacità di far dialogare le stratificazioni della Storia con ciò che accade nel presente, attraverso uno sguardo sempre aperto e inclusivo. Essere disponibili a rovesciare le prospettive per mantenere sempre vivo il percorso di indagine».
In termini pratici significa assistere a lavori imputabili, tra gli altri, ad Angélica Liddell, Claudia Castellucci, Deflorian/Tagliarini, Mk, Motus, Alessandra Di Lernia, Alex Cecchetti, Sara Leghissa/Strasse + Carlo Fusani, Samira Elagoz, Marta Cuscunà.

Marta Cuscunà, “Il canto della caduta”. Foto Daniele Borghello

Ci attende, dunque, un programma che prevede, giovedì 5 settembre, un’anteprima di produzioni e mappature musicali all’Accademia di Spagna con Invernomuto e Hugo Sanchez, e poi, il 6 e 7, un “flusso continuo di creazioni” al WeGil trasteverino con artisti e intellettuali in riflessione sul colonialismo, su identità e corpi ai margini, sul femminismo, su estetiche e ritmi di separazioni umane. Così Manuela Cherubini sarà artefice di Burning Play- Passo#1, conferenza-spettacolo intorno alla commedia distrutta e mai rappresentata God Resigns at The Summit Meeting dell’egiziana Nawal Al Sa’adawi. La danza diventerà “atmosferica” in Bermudas Forever di MK di Michele Di Stefano, mentre l’artista dello Zimbabwe nora chipaumire disegnerà le coreografie di 100% POP (in prima nazionale), dove il ritmo punk e new wave anni Ottanta si amalgama con il suono delle radio africane, tra povertà e vita rurale.
Intanto, alla Pelanda, “Panorama Roma”, ovvero zona d’incontro, dibattito e condivisione sulle urgenze e sulle idee della comunità artistica capitolina, ospiterà la coreografa Premio Ubu 2018 Silvia Rampelli/Habillé d’eau, la giovane emergente Marina Donatone, l’artista visivo Andreco, la regista Fabiana Iacozzilli, il collettivo nomade di architetti Stalker e il duo di artisti Malombra.

Silvia Calderoni/Motus. Foto Tani Simberg

Tanti sono i titoli in programma, e tra quelli da segnare ci sono Il canto della caduta di Marta Cuscunà (10 settembre, Pelanda), in continuità con la Trilogia delle Resistenze femminili per uno studio sulla femminilità in relazione alla comunità. Presenti anche i Motus con l’ultima creazione “meta-filmica” Chroma Keys (dal 12 al 14, Pelanda), dove Silvia Calderoni sarà in sfida diretta con i “limiti” e i trucchi dell’inquadratura cinematografica. Il rapporto con il cinema coinvolgerà anche Deflorian/Tagliarini in Scavi (dal 1o al 14, Carrozzerie n.o.t.), che è una restituzione degli elementi emersi nel lavoro su Quasi niente, intorno a Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni. E poi ci sarà Claudia Castellucci, alla quale va imputato All’inizio della città di Roma (il 14 alla Pelanda), intorno alla vita collettiva romana e alle sue strategie di convivenza.
Non mancheranno poi le consolidate collaborazioni tra il festival e numerose realtà ed entità artistiche che guideranno laboratori, progetti di formazione e workshop aperti a tutti. 

SHORT THEATRE 2019
6 – 14 settembre | ROMA

La Pelanda – Mattatoio di Roma, Piazza Orazio Giustiniani 4
WEGIL, Largo Ascianghi 5
Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina, 52
Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, 1
Carrozzerie n.o.t., via Panfilo Castaldi, 28

info: shorttheatre.org