The Whale. Faccia a faccia con la vita

Un memorabile Brendan Fraser diretto da Darren Aronofsky in un film che invita tutti a un confronto diretto e realista con se stessi, con i propri conflitti e i propri dolori. Dal 23 febbraio al cinema

Nella sua disordinata casa di campagna, Charlie (Brendan Fraser) lavora offrendo lezioni di inglese da remoto. Il suo metodo per scrivere tesine universitarie è brillante e gli studenti non mancano, tuttavia qualcuno di loro si interroga sul perché la videocamera dell’insegnante sia costantemente spenta. La scusa ufficiale è che questa sia rotta, ma la realtà, purtroppo, è ben peggiore.
Charlie soffre di bulimia ed è arrivato a pesare oltre duecento chili. Un’obesità intollerabile per chiunque. La sua amica Liz (Hong Chau), che essendo infermiera lo cura a domicilio, si rende conto delle intense fitte al petto che lo affliggono sempre più spesso e, vista anche la pressione ormai giunta a livelli preoccupanti, gli consiglia un immediato ricovero: unica via per sfuggire al collasso e alla morte imminente.

“The Whale”. Regia: Darren Aronofsky

Charlie rifiuta, stanco della sua vita e dei sensi di colpa che lo tormentano. Il suo ex compagno infatti è morto alcuni anni prima, evento per cui l’uomo non sa perdonarsi. Inoltre, per inseguire questa relazione, ha abbandonato il suo precedente matrimonio, gettando nella disperazione sua figlia Ellie (la brava Sadie Sink, già vista nel ruolo di Maxine in Stranger Things).
I giorni di Charlie sono scanditi dunque dalle visite che riceve, sia la protettiva Liz sia la terribile Ellie, quest’ultima ora adolescente e cresciuta con una rabbia esplosiva verso il padre che la rende spietatamente crudele. D’altra parte, la promessa di essere pagata è il solo mezzo per convincerla a stare un po’ in compagnia del genitore il quale, nel tentativo di riallacciare un rapporto, le chiede di scrivere qualcosa per lui. 

“The Whale”. Regia: Darren Aronofsky

Alle due donne si aggiunge il giovane Thomas (Ty Simpkins), un missionario di una setta paracristiana, la “New Life” che predica la fine dei tempi, e che si è convinto di essere stato inviato da Dio per salvare l’anima di Charlie.
Il tempo che stringe obbliga tutti a un confronto il più possibile diretto con le proprie vite, con i rispettivi sbagli, dolori e angosce. C’è ancora modo, forse, di lasciar andare il risentimento e di trovare un po’ di pace prima che sia troppo tardi.

Il film di Darren Aronofsky, apprezzato durante la sua presentazione ufficiale alla 79ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è in uscita sui nostri schermi il prossimo 23 febbraio ed è certamente uno di quelli che andrebbero visti in questa stagione.
La sceneggiatura di Samuel D. Hunter, già autore del premiato dramma teatrale da cui è tratta la pellicola, è capace di tratteggiare una storia dove vengono toccate tematiche delicate, senza schierarsi esplicitamente ma lasciando allo spettatore la possibilità di riflettere.
Sono argomenti sensibili come l’accettazione di sé, l’abbandono, i disturbi alimentari, l’omosessualità, il lutto, l’adolescenza, i rapporti con la famiglia, l’uso distorto dei social. C’è com’è ovvio la religione, usata in una maniera impropria dagli uomini quale grimaldello sociale, che però non ha nulla a che vedere con un Dio probabilmente molto più benevolo di quanto a qualcuno piaccia immaginarlo.

“The Whale”. Regia: Darren Aronofsky

Quando fa la sua comparsa Mary (Samantha Morton), la ex-moglie di Charlie, in una sola scena è rappresentata tutta l’enormità dell’impegno genitoriale, sempre difficile, e la constatazione di come le fratture familiari possano danneggiare i figli. Ma soprattutto, c’è la costante, incrollabile positività di Charlie, convinto di riuscire a trovare il bene in chiunque, di poter ancora intervenire per liberare l’adorata Ellie della furia che l’accompagna. L’unico col quale sembra essere davvero impietoso, purtroppo, è se stesso, autopunendosi senza sosta per i suoi torti, veri o immaginati che siano. Eppure il mondo, le persone o perfino Dio, potrebbero ancora riuscire a dare quiete alla sua tormentata esistenza.
È un film che sembra invitare tutti noi a non lasciarci sopraffare dal dolore, a cercare di superare i conflitti con gli altri e in particolare con noi stessi, a vivere meglio la nostra vita, che è una soltanto e che non è certo eterna. Un’opera in cui spicca l’indimenticabile prestazione di Brendan Fraser e che, con un ottimo cast, riesce a regalarci un profondo impatto emotivo.    

THE WHALE

Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura: Samuel D. Hunter

con Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau, Ty Simpkins, Samantha Morton 

Produzione: A24, Protozoa Pictures
Distribuito da: I Wonder Pictures

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