Miracle. Correndo come un treno sulle rotaie della vita

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In equilibrio fra dramma e commedia, il film sorprendente di Lee Jang-Hoon si ispira a una storia vera e colloca negli anni Ottanta la vita di una comunità isolata: una potente metafora della lotta per la sopravvivenza

Premiato dal pubblico al Far East Film Festival e distribuito dalla Academy Pictures Two, Miracle è un film incantevole e sorprendente, diretto con maestria da Lee Jang-Hoon.
Liberamente tratto da una storia vera, la pellicola riesce a trovare un perfetto equilibrio tra dramma e commedia. Nei cinema italiani dal 23 marzo, Miracle è ambientato negli anni Ottanta e ci porta nel cuore di un piccolo paese di montagna coreano, privo di strade che lo colleghino e dove gli abitanti sono letteralmente tagliati fuori dalla civiltà, raggiungibile solo camminando lungo le rotaie della ferrovia e sfuggendo al passaggio dei treni in corsa.

Lee Jang-Hoon

Il protagonista Jun-kyung (interpretato da Park Jung-min) è un ragazzo genio della matematica e dell’astronomia che si impegna a migliorare la vita della sua comunità isolata. Con l’aiuto della sorella Bo-gyeong (Lee Soo-kyung) e della compagna di classe Ra Hee (Lim Yoon-a), Jun-kyung cerca di costruire una stazione ferroviaria per collegare il villaggio al resto del mondo.

Il talento di Lee Jang-Hoon come regista, che aveva già dimostrato nel suo film d’esordio Be With You (2018), emerge nella sua capacità di cogliere le sfumature emotive dei personaggi, mescolando umorismo e nostalgia. Il film esplora le relazioni delicate tra i protagonisti: quello tra Jun-kyung e il padre, una relazione segnata da conflitti e incomprensioni, ma anche da amore e protezione, e quello con le due coprotagoniste, la sorella, personaggio cruciale e punto di riferimento costante ma anche destabilizzante per Jun-kyung, e con la compagna di classe Ra Hee, sua fonte costante di ispirazione.

Lee Jang-Hoon

Bravissimi tutti gli attori, con Park Jeong-min perfettamente nella parte, nonostante sia più vecchio di quasi vent’anni rispetto al suo personaggio. Im Yoona, membro del gruppo K-pop Girls Generation, dimostra il suo carisma sul grande schermo nel ruolo di Ra-hee. L’attore veterano Lee Seong-min interpreta il padre con una performance inizialmente trattenuta che poi esplode nel finale. Assolutamente toccante l’interpretazione di Lee Soo-kyung

La fotografia e la colonna sonora rievocano nostalgicamente lo stile degli anni Ottanta, catturando al tempo stesso i colori caldi e i suoni dei paesaggi e dei piccoli villaggi che quasi vi si nascondono, aumentando la profondità della storia e l’intensità del racconto.
La condizione degli abitanti costretti a percorrere chilometri sulle rotaie del treno, con il costante rischio di essere travolti, è una potente metafora della lotta per la sopravvivenza di ciascun individuo e dell’assoluta mancanza di supporto delle istituzioni, le cui scelte sono spesso basate su ragioni di opportunità economica e politica, e troppe poche volte sulla cura dei propri cittadini, come singoli e come comunità. 

“Miracle”. Regia Lee Jang-Hoon

Nonostante alcuni difetti nella narrazione, Miracle riesce pienamente nell’intento di raccontare, con una storia apparentemente semplice, la drammaticità e l’incanto che si nascondono dietro ogni azione umana, e la capacità di ogni individuo di sognare e di amare ma anche di tenere incatenati i propri sogni e le proprie emozioni in nome spesso di paure o convinzioni sbagliate. Ma non può esserci riscatto, come individui o come gruppo, se non si lotta per difendere il proprio diritto a essere felici. E a volte la consapevolezza di ciò arriva come un treno in corsa che si ferma all’improvviso in una stazione che prima non c’era.

MIRACLE

un film di Lee Jang-Hoon

con Park Jeong -min, Lee Sung – min, Lim Yoon -a

Produzione: Lotte Entertainment Blossom Pictures Co. Ltd
Distribuito da: Academy Two

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