Il Piccolo di Milano ricorda Milva

Si è spenta la “Pantera di Goro”, aveva 81 anni. Il direttore Claudio Longhi: «Indimenticabile. Ha tracciato un capitolo importante della storia della musica e del teatro italiano»

Impossibile non associare il grande nome di Milva al Piccolo Teatro di Milano. Oggi, sabato 24 aprile, ci uniamo all’addio che il mondo dello spettacolo e della musica dà alla grande interprete di Goro, condividendo il saluto e il ricordo proveniente dalla sala milanese. Un ricordo che s’intreccia, inevitabilmente, con quello di altri due giganti: Giorgio Strehler e Bertolt Brecht.

Concediamoci, allora, di ripercorrere la vita di Milva negli spazi del Piccolo, quando tra gli anni Sessanta e Settanta è in scena accanto a Strehler tre volte, nelle edizioni di Io, Bertolt Brecht (1966/67; 1974/75; 1979/80). Ed è soprattutto nella seconda, straordinaria edizione de L’opera da tre soldi del 1973 che fa apprezzare a pieno il suo talento di cantante e attrice, accanto a Domenico Modugno, Giulia Lazzarini, Giancarlo Dettori, Adriana Innocenti, Gianni Agus.
Poi arrivano gli anni Ottanta e Milva canta Brecht, dimostrando quanto il suo timbro vocale e la sua forte personalità di donna e di artista si adattino alle tonalità dell’autore tedesco. Così, sempre sotto la guida di Strehler, in Italia e all’estero, in numerose occasioni ha modo di dare prova del proprio talento, fino ad essere unanimemente riconosciuta l’interprete italiana per eccellenza di questo autore.
Nella stagione 1995/96, in occasione del Festival Brecht del Piccolo Teatro, Strehler crea insieme a Milva un nuovo recital brechtiano, Milva canta un nuovo Brecht: non sempre splende la luna, privilegiando le poesie e le canzoni più delicate, intimiste, sofferte e riflessive dell’autore: entrambi le reputano più consone al periodo storico che si trovano a vivere e alla propria mutata dimensione interiore.
Milva prosegue la propria relazione con il Piccolo condividendo con il Teatro due sue altre grandi passioni, tanto diverse, quanto esemplificative della sua umanità, della sua cultura e della sua curiosità verso il mondo: Astor Piazzolla, di cui, sotto la guida di Filippo Crivelli, porta in scena un memorabile recital nel 1996/97, ripreso con successo anche successivamente, e Alda Merini, alla quale dedica Milva canta Merini nella stagione 2004/05, diretta da Stefano de Luca e accompagnata al pianoforte da Giovanni Nuti. Nella stagione 2005/06 torna a interpretare Brecht, questa volta con Cristina Pezzoli a dirigerla nel nuovo appuntamento con l’autore di riferimento.

«Oggi ci ha lasciato Milva, uno strappo doloroso per il Piccolo Teatro di Milano e per la sua memoria», ha commentato il direttore Claudio Longhi. «La sua voce indimenticabile, inconfondibile, luminosa e incisiva come il soprannome che indossava con eleganza, ha tracciato un capitolo importante della storia della musica e del teatro italiano, colorandolo del rosso della sua chioma e della sua incandescente personalità».

La camera ardente sarà allestita nel foyer del Piccolo Teatro Strehler, martedì 27 aprile, dalle ore 9.30 alle ore 13.30. I funerali seguiranno in forma strettamente privata.