Gli alti e bassi di Biancaneve. Emma Dante e la metafora della morale

Al Teatro BellARTE di Torino, la regista palermitana riscrive e dirige la celebre favola, per la coinvolgente interpretazione di Italia Carroccio, Davide Celona e Daniela Macaluso

Due repliche sold out per Gli alti e bassi di Biancaneve di Emma Dante che, gli scorsi 26 e 27 gennaio, ha riempito la sala del torinese Teatro BellARTE in occasione della rassegna Fertili Terreni Teatro. Una produzione della compagnia Sud Costa Occidentale che ripercorre, nella recitazione vigorosa di Italia Carroccio, Davide Celona e Daniela Macaluso, questa “favola per bambini e adulti” e ne fa, tra slanci ironici e variazioni drammatiche, un’analisi della presa di coscienza personale, del confronto con se stessi, con l’altro e con la realtà. 

Gli alti e bassi di Biancaneve

Una riscrittura (in siciliano) che rivela la consapevolezza dell’umiltà da parte della fanciulla Biancaneve e la ferma superbia dell’adulta regina, in un mondo in cui tutto e tutti sono smisurati, bizzarri e un po’ macabri: un mondo in cui la statura è inversamente proporzionale al valore della morale. Il castello/teatrino (con tanto di colorato siparietto) della solitaria e ossessiva regina si abbassa per adattarsi a casetta dei nani – che poi nani non sono, piuttosto minatori che, a causa di un’esplosione, hanno tutti perso le gambe. Lì si aggira una Biancaneve (Daniela Macaluso) che, da ragazzina indaffarata a giocare tra bambole e ingenuità, matura in un percorso di vita che include prima l’incontro con un guardiacaccia “molleggiato”, poi con i sette nani, dopo con la vecchia strega sui trampoli che ha in serbo per lei tre doni avvelenati, e, infine, con un forestiero principe “bianco” disperso nel bosco (colpa del navigatore).
E poi ci sono la regina e lo specchio – in una bella interazione e sincronia di Davide Celona e Italia Carroccio -, entrambi con corona e rete sugli occhi, abito nero e calzamaglia: lei tutta concitata interroga senza sosta lo specchio incolpandolo dei propri difetti, e lui che altro non può fare se non riflettere la verità di un’immagine femminile deformata dalla magnificazione di sé.
La regia di Emma Dante – come sempre – non risparmia energie e chiede ai suoi attori un’azione continua, una presenza fisica ed emotiva rintracciabile su volti e corpi, segnati da continui movimenti (anche spasmodici), dal loro interagire con oggetti e costumi, dal loro abitare lo spazio scenico, e dall’abitare la loro stessa relazione. E utilizza un linguaggio universale senza tempo, comprensibile ai più piccoli, che scoprono, interagiscono e suggeriscono con sincerità, e ai più grandi, che (ri)vivono la favola attraverso un’estetica e un’espressività dirompente e affascinante, come spesso accade nei lavori di Emma Dante.

 

Gli alti e bassi di Biancaneve
Favola per bambini e adulti

testo e regia Emma Dante
scene e costumi Emma Dante

con Italia Carroccio, Davide Celona, Daniela Macaluso

luci Gabriele Gugliara
compagnia Sud Costa Occidentale

Teatro Tedacà BellARTE
Bellarte, via Bellardi 116 – Torino