Essere o non essere fedeli

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Marco Missiroli nel suo ultimo romanzo, uscito a febbraio 2019 per Einaudi, indaga sulle questioni relative alla fedeltà che riserviamo a noi stessi, e ai cambiamenti di coppia di fronte al dubbio del tradimento

La fedeltà nasconde l’infedeltà delle nostre relazioni e del modo in cui viviamo? Questo dubbio e paradosso ripercorre tutto il romanzo di Marco Missiroli Fedeltà, edito Einaudi, e mette in crisi non soltanto i protagonisti, ma anche chi legge. Il rapporto che abbiamo con il nostro Sè/Ego è mediato dalla nostra vera volontà o dalla norma del quieto vivere in società e dagli incontri che la vita ci propone? Mai casuali e sempre avvolti da una misteriosa sincronicità, le relazioni sono la vita. Proprio come nel romanzo, anche nella vita tutti noi abbiamo rapporti di coppia, di amicizia, intese con i genitori e incontri “fortuiti”, compresi incidenti di percorso che ci spingono a riflettere su noi e sugli altri ma che spesso non si riescono ad afferrare del tutto, non capendo il loro significato vero e più profondo. Non parliamo poi delle “relazioni invisibili” che ogni giorno intrecciamo senza accorgercene con il denaro, la religione, la morale e l’amore in tutte le sue sfumature, compresa la fedeltà e l’infedeltà, erotica o emotiva.

La fedeltà è un’ancora che ci permette di non essere travolti nella tempesta, ma è anche lo specchio in cui ci cerchiamo ogni giorno sperando di riconoscerci

Il malinteso. Così i protagonisti Carlo e Margherita chiamano il pensiero che ha incrinato la superficie del loro matrimonio. Carlo è stato visto nel bagno dell’università insieme a una studentessa, Sofia. «Si è sentita male, l’ho soccorsa»: così si giustifica Carlo al rettore, ai colleghi, alla moglie. Sofia conferma la sua versione. Il romanzo inizia con un dubbio che potrebbe riguardare qualsiasi giovane coppia come Margherita e Carlo, che vivono una relazione stabile, solida, e sono il vero amore l’uno dell’altra.
Dunque, non c’è nulla che dovrebbe far preoccupare i felici coniugi. Tuttavia, proseguendo la lettura, quel presunto tradimento per lui si trasforma in un’ossessione e diventa un alibi potente per le fantasie di Margherita. La verità è che Sofia ha la giovinezza, la libertà e forse anche il talento che Carlo vorrebbe per sé. Lui vorrebbe scrivere, ma non ci è mai riuscito: il posto da professore di un master di scrittura creativa è arrivato grazie alle conoscenze del padre. Margherita invece ha chiuso le sue ambizioni, preferendo alla carriera di architetto la stabilità di un’agenzia immobiliare di famiglia per essere la moglie ideale.
E dopo il “malinteso”, per lei tutto si complica una mattina qualunque: durante una seduta di fisioterapia (a cui è costretta per una pubalgia) incontra Andrea, il suo fisioterapista, che si rivela presto essere la leggerezza che la distoglie dai suoi progetti familiari e che innesca l’interrogativo di questa storia: se siamo fedeli a noi stessi quanto siamo infedeli agli altri e viceversa? La risposta cerca di insinuarsi nell’essenza dei legami, sempre sull’orlo del precipizio ma trattenuti a un passo dal baratro grazie ad Anna, la madre di Margherita, il faro illuminante del romanzo, da cui Margherita e Carlo a turno si rifugiano in una Milano che ricorda le vecchie vie narrate da Buzzati. Compare anche Rimini, città originaria di Sofia, descritta poeticamente in una narrazione schietta e coinvolgente. 

Adulterio contro adulterio: io l’ho fatto ma anche tu probabilmente l’hai fatto. Aveva lasciato depositare il sospetto, discolpandosi un poco dei propri inganni, infastidendosi, ingelosendosi, trattenendosi

Carlo e Margherita rappresentano apparentemente una fedeltà verso loro stessi in quanto coppia ma non si sa quanto rappresentino una fedeltà verso se stessi. Questo è importante: Carlo è fedele a Margherita, Margherita è fedele a Carlo, fino a quanto si instilla il dubbio che Carlo l’abbia tradita. In questo caso, non soltanto il matrimonio entra in crisi, ma anche la consapevolezza di ciò che ognuno di loro è per se stesso. Inizia una lotta intestina che li porterà a conoscere molto meglio chi sono e a porsi domande su cosa davvero desiderano. La proiezione del reale o la più o meno conclamata fantasia e i sentimenti più indicibili dei personaggi diventano reali come il loro vissuto e assumo una consistenza concreta nelle pagine di Missiroli. Questo metodo moraviano di narrare è ripreso dall’autore che si cala in ogni personaggio di soppiatto, da narratore esterno ma internamente focalizzato sui loro chiaroscuri più realistici. 

Fedeltà è un romanzo intimistico, una lettura colta e dotta che con classe e profondità indaga le coppie moderne da un punto di vista sia maschile che femminile e porta a riflettere sulla veridicità dei rapporti amorosi. Il tradimento dei due, sia di Carlo che di Margherita, è solo un mero pensiero o un atto consumato? L’ambiguità non si risolverà mai, e forse la risposta potrà nascere solo dalla personale esperienza e consapevolezza di ognuno.

 

Fedeltà
di Marco Missiroli

Editore: Einaudi
Anno edizione: 2019
Pagine: 232 pp.
Prezzo: € 19,00