Cosa bolle in libreria . . . ad aprile

Dalle fotografie di Hervé Guibert alle strade di Tokyo, dalla storia di Giovanna di Castiglia (detta la Pazza) alla tragedia della Moby Prince, i cinque titoli consigliati di questo mese

«Ciò che mi ha spinto a scrivere è stato il rimpianto per le foto sbagliate, le foto che non sono riuscito a scattare, che non ho potuto fare, che si sono rivelate invisibili, come fantasmi. Ho pensato di scrivere per ritrovare la stessa sensazione che volevo dare a quelle foto». Sono le parole di Hervé Guibert – scrittore, giornalista, fotografo e critico francese -, raccolte in un’intervista del 1981. Così descriveva il suo libro, L’immagine fantasma, pubblicato ora per la prima volta in italiano da Contrastobooks
Volutamente privo di fotografie, L’immagine fantasma racconta il rapporto di Guibert con il fotografico: le sue prime fotografie erotiche, un reportage sulla  madre la cui immagine non verrà mai  rivelata, il  lento disfacimento di  una foto destinata  a consumarsi e a morire, e poi immagini fantastiche o intime al  punto da diventare invisibili.
In occasione del trentennale dalla morte dell’autore e dei quarant’anni dalla prima edizione del libro, L’immagine fantasma – contenente l’introduzione di Emanuele Trevi – offre un’occasione per conoscere le riflessioni di Guibert, ancora oggi estremamente attuali e penetranti, sul rapporto tra fotografia, scrittura e vita personale.
Il libro non è un testo teorico ma una raccolta di storie che esplorano, attraverso le avventure personali, i diversi tipi di fotografia: dalla familiare al viaggio, dalle fototessere alle  Polaroid, dalla fotografia pornografica a quella giudiziaria.
Una scrittura coinvolgente, intima e profonda, nata in una stagione di nuova attenzione verso la fotografia e quasi a commento de La camera chiara (1980) di Roland Barthes, di cui sembra una sorta di continuazione letteraria.

Il primo romanzo dello scrittore anglo-tedesco naturalizzato giapponese Nick Bradley ha conquistato la stampa internazionale, che lo ha definito “brillante e ambizioso”. Per le strade di Tokyo, pubblicato da Editrice Nord, è un ritratto del Giappone e un viaggio per le strade della metropoli nipponica. Ispirandosi alla leggenda del bakeneko – demone gatto capace di assumere le fattezze di una fanciulla – l’autore ci accompagna in una galleria di personaggi apparentemente lontanissimi, eppure accomunati dagli stessi dubbi, dalla stessa solitudine; e ci mostra come, a volte, basta un piccolo gesto per cambiare per sempre la vita. 
Tokyo è una metropoli proiettata sul futuro, in cui tutto cambia rapidamente. Eppure, nel quartiere di Asakusa, accanto al tempio più antico della città, c’è una piccola bottega rimasta identica da secoli. È il laboratorio di un tatuatore, forse l’ultimo a usare aghi e inchiostri tradizionali. Mentre realizza la città di Tokyo sulla schiena di una cliente, non resiste alla tentazione d’inserire una gattina calico proprio davanti alla statua di Hachiko. Tuttavia, durante la sessione successiva, il tatuatore si accorge che la gatta è sparita: ha iniziato a girare per le strade di Tokyo, incontrando di volta in volta persone diverse: da un senzatetto cui le ruspe hanno distrutto il rifugio a una traduttrice in cerca di fortuna; da un tassista appena rimasto vedovo a un ragazzino bullizzato che ha il disperato bisogno di un amico. Per tutti questi individui, la gatta è un’apparizione fugace, un dettaglio sullo sfondo presto dimenticato. Nessuno si accorge che è proprio lei la molla che li spinge a deviare la traiettoria del loro cammino, a incontrarsi in qualche modo, a tirare il filo che lega il destino di tutti loro.

Altro interessante titolo proposto da Editrice Nord è Indomabile, romanzo d’esordio di Alexa Hennig von Lange intorno alla figura anticonformista di Giovanna la Pazza. «Se vuoi sopravvivere, non cercare di cambiare il mondo, ma te stessa.» È l’ultimo consiglio che Giovanna di Castiglia lascerà alla figlia.
Nata nel 1479, Giovanna si dimostra ben presto una giovane sensibile e intelligentissima, che sogna di diventare una sovrana tollerante ed equa. Al contrario della madre, Isabella la Cattolica, contro la quale Giovanna si ribella in ogni modo possibile: la accusa di utilizzare la fede come strumento per ottenere ricchezza e potere, le contesta le atrocità commesse nelle colonie, condanna il tribunale dell’Inquisizione e rifiuta il sacramento della confessione. Solo dopo la morte di Isabella, Giovanna si rende conto che la madre non era affatto una nemica, bensì la sua unica alleata. Infatti il marito Filippo – sposato per ragion di Stato, ma non per questo meno amato – e il padre Ferdinando stanno già tramando alle sue spalle, ritorcendo contro di lei la sua nota irruenza e il suo anticonformismo religioso. Sostengono che Giovanna sia pazza e, in breve, la fanno rinchiudere lontana dagli occhi del mondo. A spingerli è il timore di essere di nuovo relegati sullo sfondo da una regina caparbia e volitiva, la cui unica follia è credere in un mondo più giusto. Perché in realtà Giovanna è una donna in anticipo sui tempi, una donna che ha avuto il coraggio di combattere per quello in cui credeva, senza lasciare che le delusioni e i rimpianti le indurissero il cuore. Una donna forte e sorprendentemente moderna, di cui questo romanzo ci offre un ritratto profondo e coinvolgente, restituendole la dignità e l’onore che merita. 

Per Mondadori, la scrittrice e sceneggiatrice Francesca Marciano confeziona Animal Spirit: sei racconti attraversati, illuminati – talvolta infestati – dalla presenza animale: serpenti addestrati, gabbiani famelici, alci che sbucano dal bosco, stormi di uccelli che compongono forme stupefacenti nel cielo di Roma. Ed è proprio l’incontro dei personaggi (apparentemente distanti da noi) col mondo animale, e la meraviglia di fronte alla sua forza ancestrale, a innescare la scintilla che fa fiorire o deflagrare la storia.
Con scrittura limpida, cinematografica ed esperta, Marciano porta i protagonisti a mettere in dubbio tutte le loro certezze, a tuffarsi in avventure inaspettate, ad affrontare decisioni cruciali: una relazione clandestina finisce dolorosamente nella sala di un ristorante; una ragazza torna da una comunità di recupero e s’imbarca in un viaggio con un gruppo di circensi, due coppie in vacanza su un’isola greca sono costrette a mettere in discussione le rispettive relazioni grazie al magico incontro con un cane abbandonato. Un uomo sull’orlo di una crisi psicotica trascina la sua ex compagna nel deserto del New Mexico, un’attrice rivive un evento traumatico del suo passato durante un’audizione e un’aspirante scrittrice americana vola a Roma per prendersi una tregua dal suo matrimonio in crisi ma si ritrova ad affrontare un’altra battaglia, forse più feroce, al fianco di un falconiere e del suo sanguinario rapace.

Il giornalista e autore televisivo Federico Zatti nel suo Una strana nebbia, edito Mondadori, ricostruisce con dovizia di particolari la più grande tragedia della nostra marina civile che trent’anni fa, nella sera del 10 aprile 1991, vide il traghetto di linea Moby Prince, in partenza dal porto di Livorno e diretto a Olbia, entrare in rotta di collisione con la petroliera Agip Abruzzo, sfondandone la fiancata di dritta e provocando un incendio in cui persero la vita centoquaranta persone.
La causa dell’incidente venne attribuita fin da subito a un errore del comandante della Moby Prince, morto nel disastro, e a una fitta nebbia improvvisa. Ma sulla plancia del traghetto quella sera c’era Ugo Chessa, uno dei migliori comandanti in circolazione, e la visibilità era buona. I soccorsi furono tardivi, ma quando i pompieri riuscirono finalmente a domare le fiamme e a salire sulla Moby Prince trovarono quasi tutti i corpi dei passeggeri riuniti al centro della nave: molti avevano le valigie con loro e indossavano il giubbotto di salvataggio, pronti ad affrontare l’emergenza. Ma com’è possibile? Non doveva trattarsi di un incidente che aveva colto tutti di sorpresa? Evidentemente no.
Nel 2006 la procura di Livorno decise di riaprire le indagini in seguito alle richieste del legale dei figli del comandante Chessa, senza raggiungere però dei risultati concreti. Grazie alla caparbietà dei familiari delle vittime e alla sensibilità di alcune figure istituzionali, il 22 luglio 2015 nacque la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Moby Prince, la cui relazione finale ha smontato molte delle verità sedimentate in anni di processi e posto nuovi e inquietanti interrogativi.
In questo libro, Zatti analizza questa drammatica storia ribaltando, però, il punto di vista: è l’Agip Abruzzo la reale protagonista. «Sembra incredibile pensare al dirottamento di un traghetto per colpire una petroliera, ma non meno di imbottire un’autostrada con 500 chili di tritolo per uccidere un magistrato» scrive l’autore. I due attentati hanno infatti un obiettivo comune: colpire lo Stato con una violenza senza precedenti. Non a caso l’incidente della Moby Prince avvenne in un momento in cui il petrolio era diventato una terra di conquista per la mafia.
Così, insieme alla disamina dei fatti e alle interviste ai protagonisti di quei tragici eventi, l’autore cerca di far luce sui molti interrogativi rimasti aperti, per diradare la nebbia che ancora avvolge il caso.

L’immagine fantasma
di Hervé Guibert
Traduzione: Matteo Martelli

Editore: Contrastobooks
Collana: Lampi
Anno edizione: 2021 
Pagine: 200 pp.
Prezzo: 14,90 €

Per le strade di Tokyo
di Nick Bradley
Traduzione: Claudine Turla

Editore: Editrice Nord
Collana: Narrativa Nord
Anno edizione: 2021
Pagine: 360 pp.
Prezzo: 18,00 €

Indomabile
di Alexa Hennig von Lange
Traduzione: Roberta Zuppet

Editore: Editrice Nord
Collana: Narrativa nord
Anno edizione: 2021 
Pagine: 272 pp.
Prezzo: 18,00 €

Animal Spirit
di Francesca Marciano

Editore: Mondadori
Collana: storie
Anno edizione: 2021
Pagine: 216 pp.
Prezzo: 18,00 €

Una strana nebbia
di Federico Zatti

Editore: Mondadori
Collana: Strade blu
Anno edizione: 2021
Pagine: 192 pp.
Prezzo: 18,00 €

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