The Quake. Spettacolare disaster movie
In sala dall’8 agosto, il film di John Andreas Andersen su un potente terremoto norvegese, in equilibrio tra effetti speciali, giusta tensione e attenta narrazione
Si può prevedere un terremoto? La risposta ufficiale, come sappiamo, è no. Nel film norvegese The Quake – Il terremoto del secolo (in uscita l’8 agosto), però, il geologo protagonista Kristian Elkjord sembra invece essere in grado di catturarne gli allarmanti segnali.
Questo nuovo disaster movie scandinavo ci ripropone i personaggi già visti in The Wave, acclamata pellicola del 2015, in cui la cittadina norvegese di Geiranger veniva distrutta da un’enorme onda, tragedia innescata dal precipitare del monte Akerneset nel fiordo sottostante. Dopo tre anni dal cataclisma, Kristian (interpretato in modo assai convincente da Kristoffer Joner), sebbene acclamato come un eroe, non se la passa per niente bene: in preda a una sorta di “sindrome del sopravvissuto” ha abbandonato l’amata famiglia e si è ritirato in una casa in montagna dove vive da solo, in modo sciatto e disordinato, e dove continua ad essere tormentato dalle oltre duecento vittime di Geiranger.
A scrollare i nervi scossi del geologo è la morte dell’ex collega Konrad che, sicuro di aver individuato i segnali di un imminente, catastrofico terremoto, viene mortalmente ferito nel corso di alcuni rilievi all’interno di un tunnel. Kristian, colpito dall’accaduto, decide di analizzare il materiale raccolto dallo sfortunato studioso rivolgendosi alla figlia di questi, Marit (Kathrine Thorborg Johansen), con la quale cercherà di mettere in allarme la città di Oslo, compresi i suoi vecchi amici dell’istituto di geofisica e la sua stessa famiglia. Naturalmente, farà fatica a essere creduto finché non sarà troppo tardi.
In questa nuova avventura, il quasi esordiente alla regia John Andreas Anderson sostituisce, senza farlo rimpiangere, Roar Uthaug (che aveva firmato il precedente The Wave) riuscendo a imprimere in The Quake la giusta tensione e la sensazione di angoscia e smarrimento dei protagonisti del film. Con una bella fotografia, degli ottimi effetti speciali e una buona prova degli attori, assistiamo per quasi un’ora al lento ma inesorabile avvicinarsi della scossa tellurica: per qualche spettatore potrebbe essere questa un’attesa eccessiva prima di tuffarsi nel vivo dell’azione, ma va detto che è grazie a questa attenta narrazione che i personaggi vengono abilmente tratteggiati, sfuggendo così a molti (ma non tutti) degli immancabili cliché che, in un genere come questo, sono sempre in agguato.
È da un po’ che al cinema non compaiono titoli appartenenti a questo filone, essendo ben lontano ormai l’exploit degli anni Novanta e dei primi anni Duemila, soprattutto è una sorpresa trovare un’opera di questo tipo, più che valida, che non provenga dall’immenso calderone hollywoodiano.
Un grande terremoto si è già verificato ad Oslo nel 1904, anche se non potente come quello di livello otto che vediamo al cinema, e, come ci ricorda il film, a detta di molti studiosi questo si ripeterà certamente, essendo la Norvegia l’area sismica più dinamica del nord Europa.
Tant’è che usciti dalle sale cinematografiche, gli abitanti della capitale scandinava sono stati colti comprensibilmente da un moto d’ansia: infatti, dato il successo in patria di The Quake, i sismologi si sono sentiti in dovere di commentare e smontare i fatti narrati nel film e di tranquillizzare ufficialmente la popolazione. Possiamo quindi tirare un sospiro di sollievo (forse) e goderci in pace la magistrale sequenza finale all’interno di un grattacielo pericolante: un vero momento di bravura e perizia tecnica da non perdere.
The Quake – Il terremoto del secolo
regia: John Andreas Andersen
sceneggiatura: John Kåre Raake e Harald Rosenløw-Eeg
con: Kristoffer Joner, Ane Dahl Torp, Jonas Hoff Oftebro, Edith Haagenrud-Sande
distribuzione: Nordisk Filmdistribusjon – Minerva Pictures
0 comments