TFF 38 | Funny Face. Privi di scopo, d’inerzia si campa

Tim Sutton è autore di un ritratto sull’esistenza contemporanea priva di scopo, in una New York tormentata. Con una fotografia azzeccatissima e qualche inciampo registico e narrativo  

Vivere a New York è difficile, quando si è poveri e in balìa di una città sempre più schiava del denaro e del guadagno a tutti i costi. Saul (Cosmo Jarvis) abita con i nonni in una casa che, da tempo, è destinata alla demolizione per far spazio, insieme al resto del vicinato, a un inutile, enorme parcheggio che è parte di un progetto di riqualificazione urbana. Una pura speculazione edilizia fatta dal rampollo di un gangster datosi alla finanza dei colletti bianchi (Johnny Lee Miller). Il suo nome rimane ignoto per tutto il film, ben rappresentando, nel suo anonimato, un’intera categoria di individui che vivono alla continua ricerca di denaro con finalità di reinvestimento ad oltranza. 

“Funny Face”. Regia Tim Sutton

Senza avere idea di come reagire alle prepotenze della malavita, Saul continua la sua quotidianità e il suo lavoro al minimarket dove sbarca il lunario, e dove vede Zama (Dela Meskienyar), una ragazza musulmana avvolta nel suo niqab, intenta a rubare un pacchetto di biscotti: così decide di salvarla dalle grinfie del proprietario del negozio e pagare per lei la spesa. Qui scopre che Zama è in cerca di un posto dove stare, dopo essere scappata dalla casa in cui viveva con gli zii che le contestavano uno stile troppo emancipato. 
La strana coppia comincia una lunga peregrinazione nelle parti più oscure della metropol: un sodalizio istintivo, in cui entrambi cercano di consolarsi a vicenda proteggendo le rispettive fragilità. I giorni passano, Zama non sa se poter tornare a casa e Saul sa che a breve non avrà più neanche una. Ma esiste una reale via di fuga dallo squallore di una vita che si trascina senza speranze? O non c’è altro che una sofferta resa?

Presentato nella sezione “Le Stanze di Rol”, Funny Face, girato e sceneggiato da Tim Sutton, è una pellicola che certamente restituisce l’immagine tormentata di una New York sofferente nell’attuale momento storico (e non è il solo caso di New York). Saul, che si nasconde costantemente dietro una inquietante maschera ridente, piovuta chissà come dal cielo – la “faccia buffa” del titolo -, diventa quasi una parodia triste e malinconica dei vincenti supereroi dei fumetti. Ma al giorno d’oggi non esistono eroi in grado di battersi davvero per ciò che è giusto, mentre dall’altra parte ci sono intrecci politici, tanti soldi e affari opachi da condurre in porto. 

“Funny Face”. Regia Tim Sutton

È difficilissimo per due persone qualsiasi come i protagonisti riuscire a trovare una soluzione valida ai loro problemi, così grandi eppure così piccoli per chi fa il bello e il cattivo tempo in città. Neanche le imprese della squadra di basket possono dare qualche gioia a Saul, perché i suoi adorati Knicks sono anch’essi parte perdente del mondo – con le loro continue sconfitte che fanno da specchio alla frustrazione cronica in cui lui è costretto a vivere.

Nonostante alcuni ottimi momenti recitativi, grazie a sprazzi di dialoghi molto ben fatti, il film sembra indugiare a lungo in quelli che hanno l’aria di essere virtuosismi registici. La fotografia azzeccatissima ci mostra l’aspetto soffocante della jungla d’asfalto, i neon della notte e dei locali dove mangiare cibo spazzatura, scolpisce i volti sofferenti di una società contemporanea che vaga sprovvista di meta, esattamente come Saul e Zara. Ma l’angoscioso vagabondaggio non arriva mai al punto: si procede per improvvisi strattoni per poi tornare ad adagiarsi in sequenze dilatatissime che aggiungono davvero poco alla narrazione. 

Certamente la sensazione, l’idea principale, che si vuole comunicare allo spettatore è quella di un’esistenza assolutamente priva di significato, che va avanti senza uno scopo, giorno per giorno, impossibilitata a formulare reali progetti per un futuro che è inesistente. Così facendo, però, si finisce per sbadigliare tanto in attesa di un epilogo che forse è fin troppo chiaro già dopo la prima mezz’ora. 

FUNNY FACE

Sceneggiatura: Tim Sutton
Regia: Tim Sutton

con Cosmo Jarvis, Dela Meskienyar, Jonny Lee Miller 

Produzione: Rathaus Films, Yellow Bear Films

Distribuzione: Film Constellation