ShorTS International Film Festival: Peebles. Di luoghi e relazioni bruciate

Il lungometraggio d’esordio di P.S. Vinothraj, menzione speciale della giuria, è una prova sorprendente di padronanza del linguaggio e della tecnica cinematografica

Si conclude la 22ma edizione dello ShorTS International Film Festival, e si conclude anche la nostra retrospettiva riguardante la sezione “Nuove Impronte” (dedicata agli autori emergenti) con il film Peebles, che si è guadagnato una menzione speciale della giuria
Prima pellicola Tamil a vincere il premio Tiger dell’International Film Festival di Rotterdam, la sua proiezione al cinema Ariston di Trieste ha rappresentato l’anteprima italiana di questa minuta ma coinvolgente storia.

“Peebles”. Regia P.S. Vinothraj

Un padre alcolizzato e violento (Karuththadaiyaan) conduce il proprio figlio (Chellapandi) a una desolata stazione dei bus, dove l’unico punto di riferimento è un cadente negozio di generi vari. Mentre si dirigono al piccolo chiosco, il genitore guarda sprezzante il bambino: “Vuoi bene a me o a tua mamma?”, gli chiede minaccioso. È il primo indizio di un rapporto sofferente e per niente sereno fra i due che, preso l’autobus, si recano nel villaggio vicino per cercare di convincere a tornare a casa colei che è rispettivamente la loro moglie e madre. La fuga di quest’ultima è stata causata dal carattere molto difficile dell’uomo, dai suoi modi bruschi, dalla sua aggressività. Certo, un marito può essere abbandonato, ma quando si parla di un figlio le cose si fanno più complesse e i tormenti nel cuore della donna sono facilmente intuibili. Infine c’è la famiglia di lei, ben conscia dei problemi esistenti e comprensibilmente preoccupata per il futuro. Sullo sfondo di questo piccolo, grande conflitto domestico ci sono altri importanti protagonisti: un paese poverissimo, una terra arsa dal sole e una società dai tratti ancora atavici.

“Peebles”. Regia P.S. Vinothraj

P.S. Vinothraj scrive e dirige il suo primo lungometraggio, dimostrando una notevole quanto sorprendente padronanza della macchina da presa, delle inquadrature e del linguaggio cinematografico. A tratti, la triste vicenda raccontata sembra quasi essere una scusa per poter parlare di una realtà difficilmente immaginabile. Gli attori vengono mostrati mentre camminano, con lunghe carrellate, sullo sfondo di paesaggi spogli e aridi, tra abitazioni squallide, fatiscenti. Spesso vediamo le donne con i loro volti segnati dalla fatica, costantemente al lavoro e impegnate a procurarsi acqua e cibo. Se incontriamo gli uomini, invece, eccoli intenti a perdere tempo, ascoltare musica, giocare a carte e dormire. È una precisa struttura di potere che sembra inamovibile, della quale sentiamo le donne lamentarsi sebbene in modo umile, silenzioso o lontano da orecchie indiscrete. 

“Peebles”. Regia P.S. Vinothraj

Non possono non affascinare, nella sua drammaticità, gli innumerevoli dettagli del viaggio, osservati dallo spettatore con la stessa semplicità con cui li osserva il bambino, oppresso da una situazione nella quale viene sballottato senza avere nessuna possibilità di intervenire. L’autobus che arranca su piste polverose, con i suoi passeggeri che cercano di sopportare il caldo asfissiante. O quello che pare essere un piccolo “film nel film”, dove seguiamo le fatiche di persone che, per mangiare, danno la caccia ai ratti, sapientemente catturati e cucinati con metodi quasi primitivi. In tutto questo, l’uso attentissimo delle riprese, anche in soggettiva, si fa notare per la sua efficacia nel narrare, per la sua capacità di costruire attesa e tensione. Come accade – ed è uno dei momenti migliori – nel teso confronto con la famiglia della moglie, gestito grazie a un ottimo, unico piano sequenza della durata di un quarto d’ora, in cui i movimenti degli interpreti, con le loro emozioni e le concitate fasi della lite, sono orchestrati con abilità e mestiere.
Quando giungiamo alla fine della giornata, pressoché esausti quanto il piccolo protagonista, non possiamo non riflettere su un mondo fino a poco prima sconosciuto, gravato da tanti problemi economici e sociali. E, cosa ancora più disarmante, all’apparenza immobile e incapace di generare un vero cambiamento. 

PEEBLES (KOOZHANGAL)

Sceneggiatura: P.S. Vinothraj
Regia: P.S. Vinothraj

con Chellapandi, Karuththadaiyaan

Produzione: Rowdy Pictures