Sergio Marchionne. Profilo di un uomo fuori dal comune

Il docu film scritto da Giovanni Filippetto e diretto da Francesco Miccichè, in onda su Rai 3 il 17 dicembre, racconta l’umiltà e la dedizione di un manager visionario che ha segnato l’industria mondiale

In onda su Rai 3 il 17 dicembre, Sergio Marchionne, diretto da Francesco Miccichè  e scritto da Giovanni Filippetto, è un docu-film che illustra ampiamente, tra molti filmati di repertorio di conferenze e interviste a personalità del mondo imprenditoriale e della politica, questa importantissima figura dell’industria mondiale.
Grazie al corposo numero di interventi (tra cui quelli di Mario Calabresi, Oscar Farinetti, Massimo Gramellini, Maurizio Landini) che ne descrivono carattere, doti manageriali e attitudini, il documentario restituisce in maniera esaustiva il profilo di Sergio Marchionne, descrivendolo non solo come un semplice, abile e spregiudicato manager ma anche come un uomo dal notevole spessore umano e dalla grande umiltà.

E proprio quest’ultima dote lo faceva sentire vicino ai suoi sottoposti e collaboratori, molti dei quali conservano un ricordo anche affettuoso del manager. Dai racconti delle persone intervistate e dalle dichiarazioni dello stesso Marchionne, si evince che l’ex A.D di FIAT e Ferrari – che prese per mano la storica azienda automobilistica quando fu a rischio fallimento e la fece risorgere -, era soprattutto un uomo fuori dal comune: visionario, coraggioso oltre ogni misura ed enormemente dedito al lavoro; un vero e proprio stacanovista! Dai suoi collaboratori (molti dei quali arrivati a ruoli di alto rilievo in altre società grazie ai suoi insegnamenti) pretendeva che lavorassero quanto lui e che non si risparmiassero mai (sabati e domeniche compresi). 

Un modo di lavorare e intendere l’industria che ha creato anche duri scontri con i sindacati, in disaccordo con i ritmi di produzione chiesti da Marchionne. Lotte che però non hanno pregiudicato la stima e il rispetto dei suoi avversari (Landini, nel film, elogia molto le sue capacità manageriali e il suo esser riuscito a salvare i posti di lavoro degli operai di FIAT e Chrysler).

I meriti e le imprese del compianto dirigente ammaliano lo spettatore con efficacia e il racconto corale descrittivo è assai intenso e ben accompagnato dalle musiche eccellenti da toni drammatici ed epici. Si deve anche lodare la produzione nel esser riuscita a coinvolgere un buon numero di personaggi che parlano di Marchionne, dando così parecchio materiale per il film. E qui, forse, c’è l’unico grosso difetto: si racconta talmente tanto delle gesta di Marchionne che un po’ di ridondanza e prolissità si avvertono.
Dopo un’ora abbondante di narrazione delle gesta di Marchionne, si capisce già l’eccellenza documentata dal film, pertanto la coda finale può risultare appesantita e di troppo. Ciò non toglie che Sergio Marchionne è nel complesso un lavoro ben articolato e molto interessante che merita la visione per conoscere meglio questo grande italiano che ha dato lustro alla nostra nazione. 

SERGIO MARCHIONNE

Scritto da Giovanni Filippetto

Regia: Francesco Miccichè

Prodotto da: Mario Rossini per Red Film
Una prima serata firmata Rai Documentari in onda il 17 dicembre su Rai 3

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