Las Leonas. Di calcio e amore per la vita

Presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2022, il film diretto da Chiara Bondì e Isabel Achával è il racconto (schietto e sincero) di una passione condivisa e di uno speciale incontro tra anime

I loro nomi sono Bea, Elvira, Ana, Melisa, Joan, Vania e Siham. Sono madri, figlie, nipoti e zie. Provengono da tanti posti diversi: Moldavia, Perù, Equador, Capoverde, Marocco e Cina. Lavorano come badanti o donne delle pulizie, e giorno dopo giorno lottano per sostenere loro stesse e soprattutto i propri cari. Sono giocatrici di calcio, nel tempo e nelle possibilità che la vita consente loro: s’incontrano sul campo romano di Vis Aurelia, per preparare e giocare il torneo internazionale Las Leonas di calcio a 8: evento sportivo seguito dalla web radio Vox Mundi. 

“Las Leonas”. Regia Chiara Bondì e Isabel Achával

Sono combattenti. Sono donne. Lottano per difendere la bellezza della vita. Si affrontano e si confrontano, sul campo di calcio e fuori, per rivendicare il proprio posto nel mondo, per ricordare a loro stesse che, per quanto tutto possa apparire difficile, esistono sempre motivi e modi per esultare, per gioire, per vincere.     

Presentato alle Giornate degli Autori nella sezione “Notti veneziane” al Festival del Cinema di Venezia 2022, Las Leonas, film diretto da Chiara Bondì e Isabel Achával, prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti (che si ritaglia anche un cammeo nel film) e da Rai Cinema e distribuito da Academy Two, è un documentario con cui Chiara Bondì e Isabel Achával raccontano la storia di un gruppo di donne immigrate a Roma, legate dalla passione per il calcio e soprattutto dalla propria voglia di onorare il senso della vita.

“Las Leonas”. Regia Chiara Bondì e Isabel Achával

Il film, a cui l’ottimo montaggio conferisce un ritmo veloce e coinvolgente, riesce a entrare in punta di piedi nella vita privata delle sue protagoniste, che si aprono davanti alla telecamera portandoci per mano nel proprio mondo, facendoci percepire, con poche pennellate di racconto, i momenti più drammatici e commoventi delle loro storie, ma facendoci soprattutto condividere la determinazione, l’allegria e la gioia che pervadono in maniera dirompente il loro animo.
Il calcio è la chiave di accesso a tutto questo, non solo una ragione narrativa per accendere i riflettori su storie altrimenti nell’ombra, ma soprattutto l’occasione di incontro di anime che, seppur differenti tra loro, si riconoscono e si aggregano, ritrovandosi su un campo di calcio, dove avvertono l’importanza di essere parte significativa di un tutto più grande e riuscendo in tal modo a difendere la propria individualità.

Nessuna retorica, né pietismo, né ostentazione alcuna, Las Leonas si limita a raccontare la vita, anzi tante vite, e lo fa con sensibilità e intelligenza, con l’onestà e il coraggio di mostrare la ricchezza e la molteplicità che ciascuna vita racchiude.      

“Las Leonas”. Regia Chiara Bondì e Isabel Achával

Viviamo in tempi bui, in un’epoca in cui i luoghi comuni hanno vinto e le storie sembrano tutte uguali perché raccontate sempre allo stesso modo. Sembra che non esistano più gli individui e neppure le comunità, e che si parli solo di categorie, che vengono ben presto classificate e bollate secondo uso e consumo. Le differenze vengono definite, arbitrariamente e pericolosamente, come devianze, mentre l’ignoranza dilaga tra gli applausi di folle crescenti.

Ogni persona cessa ben presto di esistere come tale e inizia a essere valutata per il gruppo a cui si ritiene appartenga o non appartenga: uomo o donna, cittadino o immigrato, genitore o figlio, omosessuale o eterosessuale, vecchio o giovane, lavoratore o disoccupato. Non esistono più un “io” e un “tu”, ma esiste solo un “loro”. I politici, o quelle deplorevoli figure che oggi si proclamano tali, rincorrono il consenso parlando continuamente, con odio e disprezzo, di questo fantomatico “loro”: loro immigrati, loro omosessuali, loro diversi, loro, loro, loro, senza l’onestà e l’intelligenza di capire o di ammettere che in quel “loro” c’è la ricchezza di mille mondi, di mille storie, di mille anime.
Ma non tutto è perduto, perché esiste, in queste righe, tra chi scrive e chi legge, un dialogo per riflettere come dentro quei “loro” esistano tanti “io” e tanti “tu” che vivono la propria vita e nel pieno diritto di raccontarsi ed essere raccontati per quello che individualmente sono.    

“Las Leonas”. Regia Chiara Bondì e Isabel Achával

Benedetto pertanto sia questo film – e chi lo ha realizzato – soprattutto per essere arrivato nel momento in cui forse più ve ne era bisogno. Benedetto sia il campo di calcio, dove spesso le persone capiscono ciò che non viene compreso o che viene dimenticato fuori. Benedette siano Bea, Elvira, Ana, Melisa, Joan, Vania e Siham, che hanno voluto raccontare con sincerità la loro storia, le proprie passioni e il proprio modo di affrontare con incanto la vita. Benedette siano quindi Las Leonas che ci hanno ricordato di difendere sempre noi stessi e ciò che amiamo. Ascoltiamole con attenzione: potremo capire qualcosa di più di noi, riscoprendo la bellezza di essere e di rimanere se stessi.

LAS LEONAS

Un film di Isabel Achával e Chiara Bondì 
con Bea, Elvira, Ana, Melisa, Joan, Vania, Siham e con Nanni Moretti

Produzione: Sacher Film e Rai Cinema

Distribuito da: Academy Two

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