I profumi di Madame Wallberg. Dimmi che odore hai, ti dirò chi sei

Gregory Magne dirige Emmanuelle Devos e Gregory Montel nella scoperta delle relazioni umane tra la chimica e le miscele dei profumi

Arrivato al suo secondo lungometraggio, lo sceneggiatore e regista Gregory Magne con I profumi di Madame Wallberg (in sala dal 10 giugno) esplora attraverso il mondo della cosmetica la nascita della tenera amicizia tra Anne Walberg, compositrice di profumi dal naso finissimo, e il suo nuovo autista Guillaume, alla ricerca di un lavoro fisso che gli permetta di affittare una casa più grande per vedere più spesso la sua figlia di dieci anni che ha in affido condiviso con la sua ex moglie. Due personalità e due mondi contrapposti destinati a scontrarsi in incomprensioni ma che poi troveranno un punto di incontro dove scaturirà un insolito e affettuoso legame. 

“I profumi di Madame Wallberg”. Regia Gregory Magne

Relazione che è il cuore del film, nel quale i giusti ritmi della commedia uniti a un’infarinatura del mondo dei profumi gli danno un tocco raffinato e molto personale. In positivo ci sono senz’altro la scrittura ricercata dei due protagonisti e la bravura degli interpreti Emmanuelle Devos e Gregory Montel. La Devos incarna perfettamente l’alterigia, freddezza e malinconia di una Madame Wallberg fin troppo chiusa nel suo mondo fatto solo di odori che non si apre alla socialità e alle persone, che etichetta proprio tramite l’odore che emanano; mentre Montel è capacissimo a dare espressione a uno chaffeur ai limiti della indolenza con una gran difficoltà di dare una raddrizzata alla sua vita ma sempre in grado di cavarsela in molte situazioni delicate grazie alla sua sfacciataggine. 

Proprio l’audacia nel rapportarsi alle persone di Guillaume, in opposizione al suo evitare contatti, convince Anne ad assumerlo come autista personale, benché poi il suo ruolo pian piano si trasformi in quello di assistente e confidente. Da lì si rimarcherà, con dialoghi brillanti e divertenti scenette, il contrasto caratteriale tra i due. La formula della coesistenza degli opposti è un qualcosa che si è visto molte volte, ma fortunatamente nel lungometraggio essa è ben dosata e non presta fianco ai cliché, soprattutto grazie all’utilizzo descrittivo del lavoro di Anne e dell’appassionarsi del mondo dei profumi da parte di Guillaume, che agisce come tramite dello spettatore alla scoperta di quell’universo. 

“I profumi di Madame Wallberg”. Regia Gregory Magne

Tale esplorazione per il pubblico che segue il film non è sempre facile: ci si perde facilmente in disquisizioni su origini degli odori ed elementi chimici e miscele per la creazione dei profumi, ma il regista è attento a non anteporre la storia e i personaggi alle spiegazioni di stampo cosmetico. In alcune parti, l’occasione di conoscere il terreno della Wallberg offre alla pellicola motivi di riflessione su quanto in realtà conti il senso dell’olfatto – che spesso diamo per scontato – per scoprirsi e per indagare sulle persone e loro caratteristiche.

In conclusione, I profumi di Madame Wallberg è un discreto tentativo di studio dei rapporti umani costruito sulla base delle fragranze, che però sul piano del racconto stenta anche un po’ a decollare e a fare presa sugli spettatori, a volte, per via di soluzioni narrative un po’ prevedibili. Ma nel complesso si tratta di una visione particolare, affascinante e accuratamente ricercata, fonte di un notevole impegno da parte del cast, che rende il film gradevole. 

I PROFUMI DI MADAME WALLBERG

Scritto e diretto da Gregory Magne

con Emmanuelle Devos e Gregory Montel

Produzione: Les Films Velvet, Frédéric Jouve

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