Gli Stati Uniti contro Billie Holiday. La voce coraggiosa dei diritti

In uscita il 5 maggio 2022, il film di Lee Daniels racconta l’accanimento governativo americano contro la regina del jazz, con Andra Day protagonista intensa e graffiante

“Gli alberi del sud hanno uno strano frutto, sangue sulle foglie e sangue alle radici, corpi neri oscillano nella brezza del sud, uno strano frutto appeso dagli alberi di pioppo, scena pastorale del prode sud, gli occhi sporgenti e le bocche contorte, profumo di magnolia, dolce e fresco, nell’improvviso odore di carne che brucia, ecco il frutto che i corvi beccano, che la pioggia coglie, che il vento succhia, che il sole fa marcire, che gli alberi fanno cadere, ecco un raccolto strano e amaro”. Questo è il testo, tradotto in italiano, di Strange Fruit, strano frutto, la poesia pubblicata nel 1937 da Abel Meeropol, insegnante, cantautore e membro del Partito Comunista Americano, divenuta poi, nel 1939, il testo dell’omonima canzone della celebre cantante blues e jazz Billie Holiday.

“Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”. Regia Lee Daniels. Foto Takashi Seida

Il brano è una potente denuncia dei linciaggi degli afroamericani nel sud degli Stati Uniti e una delle prime manifestazioni del movimento per i diritti civili: l’espressione “Strange Fruit” ha assunto nel movimento il significato stesso di “linciaggio”. Lo “strano frutto” di cui si parla nella canzone è un essere umano, torturato e assassinato, che penzola da un albero. La forza simbolica ed emotiva del testo rese il brano di Billie Holiday un successo clamoroso nonché una straordinaria arma di lotta contro le violenze razziali negli Stati Uniti: lotta che la cantante portò avanti coraggiosamente per tutta la vita, pagandone sempre lo scotto.

Sulla battaglia combattuta dalla Holiday, e su quella speculare contro di lei delle autorità governative, si concentra il film Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, diretto dal Lee Daniels, distribuito in Italia dal 5 maggio 2022 dalla BiM Distribuzione, interpretato dalla cantante Andra Day (candidata ai Grammy), nei panni della protagonista, che grazie a questo ruolo – l’immedesimazione, anche fisica, nel personaggio, è notevole – si è aggiudicata il Golden Globe come migliore attrice protagonista in un film drammatico ed è stata candidata, sempre come migliore attrice, all’ultima edizione dei premi Oscar. Nel cast, tra gli altri, anche il bravo e bello Trevante Rhodes, già visto nello splendido Moonlight

“Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”. Regia Lee Daniels. Foto Takashi Seida

La didascalia iniziale del film ricorda che risale al 1937 la prima proposta di legge al Senato degli Stati Uniti (in precedenza era stato fatto solo qualche tentativo, vano, alla Camera), affinché il linciaggio divenisse un reato federale, e fu respinta. Sino alla fine della lavorazione del film, tale legge non era stata ancora approvata e solo qualche giorno fa, il 29 marzo 2022, il Presidente USA, Joe Biden, ha firmato la Emmett Till Antilynching Act.
Questo film pone dichiaratamente l’obbiettivo, innanzitutto, di rappresentare un mondo, quello statunitense degli anni Quaranta e Cinquanta, in cui il linciaggio della popolazione di colore era ancora, spesso impunitamente, perpetrato (ancora ai giorni nostri, purtroppo, quasi un secolo dopo, ne sono sopravvissute delle forme): mondo in cui erano volontariamente contrastati e affossati tutti i tentativi di combattere tale abominio e in cui le voci in difesa dei diritti umani erano valutate come pericoloso atto di sovversione. E in questo contesto si alzava la coraggiosa e inconfondibile voce di Billie Holiday, regina del jazz. 

“Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”. Regia Lee Daniels. Foto Takashi Seida

La sceneggiatura di Suzan Lori-Parks (premio Pulitzer per la drammaturgia nel 2002 per il testo Topdog/Underdog) è tratta da un capitolo del libro Chasing the Scream di Johann Hari dedicato alla Holiday, in cui, come suggerisce il titolo del film, viene raccontata una vera e propria guerra del governo americano contro la cantante, considerata una minaccia pubblica in particolare per la sua canzone Strange Fruit, ritenuta pericolosamente sovversiva. La Holiday, tossicodipendente di eroina, fu quindi presa di mira da Harry J. Anslinger, capo del FBN (Federal Bureau of Narcotics), che ingaggiò contro la donna una battaglia personale il quale, secondo il film, nascondeva, dietro l’apparenza della guerra ai narcotici, la volontà di colpire in realtà un simbolo della lotta alla discriminazione razziale, cercando di mettere a tacere la sua voce. 

Il film di Daniels si fa quindi carico di una storia difficile e importante, ridando voce (letteralmente: le canzoni nel film sono cantate dalla Day, la cui performace è intensa e graffiante) a un’icona della storia musicale, raccontando il suo essere vittima e carnefice (per lo più di se stessa), la sua sofferenza travalicante, il suo impossibile rapporto con gli uomini e con le donne – con l’amore stesso si direbbe – e la sua rabbiosa combattività; ma soprattutto mostrando le sue lotte, le sue vittorie e le sue sconfitte. 

“Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”. Regia Lee Daniels

Purtroppo, il tutto non sembra funzionare a dovere e il film, forse per la brama di mettere insieme tante cose, finisce col non andare realmente a fondo di alcuna di esse. La relazione d’amore tra Billie Holiday e Jimmy Fletcher, l’agente incaricato di seguire i suoi movimenti, ad esempio, appare disordinata e frettolosa, e se l’ambiguità del rapporto tra i due è ben mostrata, non lo è altrettanto il suo sviluppo emotivo che, a un certo punto, sembra annegare nei cliché del genere. La storia sentimentale poi tra la Holiday e l’attrice Tallulah Bankhead viene solamente accennata e minimizzata al punto di ridursi a essere irrilevante per la narrazione. Del tutto privo di spessore è poi il personaggio di Harry Anslinger, monotono e piatto, anche per l’interpretazione di certo non memorabile di Garrett Hedlund. Tutte le figure di contorno, che compongono la crew della cantante, appaiono poi totalmente stereotipate, al limite del fastidioso.

“Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”. Regia Lee Daniels. Foto Takashi Seida

Alla fine della visione della pellicola ciò che rimane allo spettatore, più che il ricordo del film stesso, è il dolore della storia che vi è dietro e, dopo oltre due ore di film, ciò che resta negli occhi è la devastante foto d’epoca iniziale in cui un uomo, reso un tizzone ardente, viene deriso da altri uomini mentre brucia. Allo stesso modo non possono essere dimenticate le immagini, alcune reali, altre di finzione, in cui esseri viventi, torturati e uccisi, ciondolano appesi per il collo al ramo di un albero, davanti a familiari e amici che non possono fare altro che piangerli. È un dolore che arriva in profondità, e che vi resta, in quanto si è consapevoli che immagini di quella stessa disumanità le vediamo ancora in questo tempo, tutti i giorni, con uomini e donne privati dei propri diritti e della propria dignità, prima ancora che della propria vita. Come è accaduto a George Floyd, ucciso dopo essere stato privato del respiro, e come sta accadendo nella guerra in Ucraina, dove esseri umani, legati e torturati, sono assassinati e gettati in mezzo alle strade o, relegati nei propri rifugi, fatti bruciare sotto le bombe: vittime di una crudeltà omicida sempre esistente. 

Non sono quindi solo gli alberi del sud ad avere uno strano frutto: il sangue non bagna solo le foglie e le radici degli alberi di pioppo, la carne non cessa di bruciare e i cadaveri sono ancora beccati dai corvi. La morte è sempre bagnata dalla pioggia, il vento continua a soffiare sulle macerie degli uomini e il sole a farne marcire i resti. Il tempo passa ma il raccolto continua sempre a essere strano e amaro.

GLI STATI UNITI CONTRO BILLIE HOLIDAY
Un film di Lee Daniels
Sceneggiatura: Suzan-Lori Park

con Andra Day e Trevante Rodhes, Garrett Hedlund, Natasha Lyonne, Da’Vine Joy Randolph, Tyler James Williams, Rob Morgan, Dana Gourrier, Evan Ross

Produzione: Lee Daniels Entertainment, New Slate Ventures, Roth/Kirschenbaum Films
Distribuito da: Bim Distribuzione

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