Shine. Jeff Koons, l’ambiguità e lo splendore

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Fino al 30 gennaio 2022, Palazzo Strozzi di Firenze ospita la mostra di uno degli artisti contemporanei più discussi. Esposte le opere di una carriera lunga oltre quarant’anni

È una dei maggiori eventi italiani di arte contemporanea del 2021, la mostra visitabile dallo scorso inizio ottobre fino al 30 gennaio 2022 che a Palazzo Strozzi di Firenze raccoglie i più celebri lavori di oltre quarant’anni di carriera di Jeff Koons, artista americano tra i più controversi e dibattuti a livello globale.
S’intitola Shine ed è curata dal Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino insieme a Joachim Pissarro, la selezione delle grandi sculture e installazioni di Koons create dalla metà degli anni Settanta fino ad oggi (con prestiti provenienti dalle più autorevoli collezioni e dai più importanti musei del mondo), responsabili di aver rivoluzionato il sistema dell’arte mondiale.

Jeff Koons, “Shine”. Foto Ela Bialkowska OKNO studio

«Abbiamo lavorato diversi anni per realizzare questa grande mostra su una delle figure più significative dell’arte contemporanea – dichiara Galansino. Per la prima volta si indaga un aspetto unico e caratteristico dell’arte di Koons, quello legato alla riflettenza e alla luce. Lo “Shine” è il principio chiave delle sculture e dei dipinti esposti all’interno della severa architettura quattrocentesca di Palazzo Strozzi, in un dialogo essenziale tra le forme platoniche delle opere e la regola aurea di un contenitore perfetto».

Ispirato principalmente a Marcel Duchamp e Andy Warhol, a Koons si deve la paternità di opere che, insieme all’enorme successo, hanno suscitato un ampio dibattito critico e innescato lunghe polemiche. Opere nelle quali si fondono pop, concettuale e postmoderno in un’arte che agisce come metafora della società e della comunità.
Così il concetto di lucentezza, da intendersi come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire, è la chiave di lettura che accomuna le note sculture di metallo scintillante replicanti oggetti lussuosi (come il “Baccarat Crystal Set”) o di uso comune – vedi il “One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. JK 241 Series)” -; o i celebri giocattoli gonfiabili (dal “Rabbit” al “Balloon Dog (Red)”), o ancora le re-interpretazioni delle icone pop come “Hulk (Tubas)”.

Jeff Koons, “Shine”. Foto Ela Bialkowska OKNO studio

«Jeff Koons insiste spesso sulla dimensione umana del suo ruolo di artista – precisa il curatore Joachim Pissarro. Il suo lavoro colpisce e influenza l’umanità, noi tutti, nella diversità di ciascuno. C’è qualcosa di immediatamente coinvolgente, qualcosa che parla al nostro cuore in profondità. Tuttavia, la sua opera è tutt’altro che facile. Il suo impatto è diretto e potente, ma i livelli di significato, le complessità e la ricchezza del suo lavoro sono inesauribili. La possibilità di vedere oggi la sua opera a Firenze è estremamente importante: entra in risonanza con la tradizione del Rinascimento e ci procura un’intensa gioia e un appagamento estetico. Questo è il mistero di Jeff Koons».

Jeff Koons, “Shine”. Foto Ela Bialkowska OKNO studio

L’unione tra cultura alta e popolare, i riferimenti alla storia dell’arte e al consumismo che hanno collocato le opere di Koons nell’immaginario comune, trovano nel concetto di “Shine” una messa in discussione del nostro rapporto con la realtà e con l’opera d’arte. Risplendere non è solo un elemento estetico, decorativo, ma un fattore intrinseco dell’arte di Koons: la capacità di riflettere di un’opera accresce la nostra percezione metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, del materiale e dell’immateriale. «Il lavoro dell’artista – afferma l’artista – consiste in un gesto che ha come obiettivo il mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte». 


JEFF KOONS. SHINE
2 ottobre 2021-30 gennaio 2022

Firenze, Palazzo Strozzi

Mostra curata da Arturo Galansino e Joachim Pissarro 
promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze 

info e prenotazioni: tel 055 2645155 – prenotazioni@palazzostrozzi.org – palazzostrozzi.org

La mostra è sostenuta da Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi