Georges de La Tour. L’Europa della luce

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Fino al 7 giugno, il Palazzo Reale di Milano celebra per la prima volta in Italia uno dei geni del Seicento.

Il grande storico dell’arte Roberto Longhi scrisse del francese Georges de La Tour: «È un pittore sorprendente. Non abbiamo strumenti per misurare il genio; ma sento che il talento del de La Tour spezzerebbe più di un manometro». 
Considerato uno dei massimi artisti della sua epoca, immancabilmente accostato al Caravaggio per lo straordinario uso della luce che caratterizza le opere di entrambi, l’artista francese non ha mai goduto di un’intera esposizione a lui dedicata in Italia. I suoi capolavori, circa una trentina quelli effettivamente attribuiti, sono custoditi all’estero e i musei che li detengono hanno sempre avanzato difficoltà nel prestarli.
Ora però il vuoto viene colmato da Palazzo Reale di Milano che fino al 7 Giugno 2020 ospiterà ampia parte della produzione dell’immenso pittore, in una mostra curata da Francesca Cappelletti e promossa da Comune-Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira.

Georges de La Tour (studio), L’educazione della Vergine, 1650 ca., olio su tela 83.8 x 100.3 cm, The Frick Collection, New York U.S.A.

Si tratta di un’occasione imperdibile perché difficilmente si ripeterà, almeno a breve, e perché l’opera di Georges de La Tour rappresenta in assoluto uno dei punti più alti dell’arte, non solo secentesca. 
Figlio di fornai, poi assurto al ruolo di pittore ufficiale del re Luigi XIII, l’artista francese condivide con Caravaggio non soltanto il tratto stilistico ma anche la complessità di una vita spesso segnata dalla violenza e dai guai giudiziari. Ciononostante, come spesso accade con il Merisi, la brutalità dell’esistenza svanisce nelle sue opere che hanno invece il dono di un’incredibile delicatezza e di qualcosa di commovente. A renderle tali non è soltanto il mondo che il pittore sceglie di rappresentare: quello reale, semplice e rurale da cui egli stesso proviene, uomini e donne del popolo, mendicanti, gente di strada. Ma è soprattutto l’uso sublime del contrasto tra luce e buio, caratteristico della pittura del Seicento ma da de La Tour portato a un livello incomparabile. 

Georges de La Tour, I giocatori di dadi, 1650 – 1651, olio su tela 92.5 x 130.5 cm, Preston Park Museum and Grounds, Stockton-on-Tees, U.K.

Nei suoi quadri tutto ruota intorno alla fiamma di una candela o di un lume da cui si propaga la luce che illumina appena il resto della scena, il quale va via via dissolvendosi nell’ombra. È così la splendida Maddalena penitente, l’opera prestata dalla National Gallery di Washington che apre l’esposizione milanese, dove la donna è seduta nel buio, con il solo viso rischiarato da un lume a olio. O L’educazione della Vergine (Frick Collection, New York), nel quale è una Maria bambina a reggere la candela che irradia il libro sorretto dalla madre Anna, mentre tutto il resto si dissolve lentamente nell’oscurità. Una luce fioca ravviva appena il centro del tavolo su cui giocano I giocatori di dadi, o quello sul quale sono chinati i personaggi del Pagamento dei debiti. Un uso del contrasto luce/buio che dà all’immagine un carattere potente ed elegiaco.

Georges de La Tour, Pagamento dei debiti, olio su tela, 99 x 152 cm, Lviv National Art Gallery, Lviv, Ucraina

Questi e altri capolavori di Georges de La Tour sono presenti nella mostra milanese, messi a confronto con i lavori di alcuni altri grandi del suo tempo, tra cui Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot, Hendrick ter Brugghen, anche loro pittori della realtà e della luce. Più di trenta opere per un percorso che costituisce uno degli appuntamenti più importanti della stagione espositiva 2020, assolutamente da vedere.

Georges de La Tour. L’Europa della luce
7 Febbraio – 7 Giugno 2020

Palazzo Reale – Piazza Duomo 12 – Milano

Orari:
Lun: 14:30 – 19:30
Mar: 09:30 – 19:30
Mer: 09:30 – 19:30
Gio: 09:30 – 22:30
Ven: 09:30 – 19:30
Sab: 09:30 – 22:30
Dom: 09:30 – 19:30

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Biglietti

(audioguida inclusa / prevendita esclusa)
Open € 16
Intero € 14
Ridotto € 12
Abbonam. Musei Lombardia e Soci Orticola € 10
Ridotto speciale € 6
Biglietto Famiglia: 1 o 2 adulti € 10 / ragazzi dai 6 ai 14 anni € 6 / gratuito minori di 6 anni
Gruppi € 12
Scuole € 6

Info e prenotazioni: Infoline mostra 0292897755
Gruppi preno.gruppi@vivaticket.com
Scuole info@adartem.it (Visite)
Scuole T 0288448046 (Percorso esperienziale)

MOSTRA RIAPERTA DAL 2 MARZO

I visitatori sono invitati a rispettare le indicazioni previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emanato il 1° marzo 2020 d’intesa con il Ministero della Salute in materia di contenimento del contagio da coronavirus, e in particolare a:
– tenere una distanza di sicurezza e cortesia di almeno un metro dagli altri visitatori, sia davanti alla biglietteria che durante tutto il percorso di visita e nel bookshop.
– l’accesso alle sale è contingentato in base alla capienza delle sale stesse.